La questione bilancio continua a tenere banco in città, tanto da indurre l’amministrazione comunale a convocare con urgenza una conferenza stampa di domenica mattina, avvisando i giornalisti nella tarda serata di ieri. Ci saremmo aspettati novità sostanziali, ma la Giunta Accorinti, schierata al gran completo nella sala Falcone – Borsellino, ha invece ribadito le considerazioni già veicolate ieri tramite una nota stampa.
L’incontro con i giornalisti si apre con una nota di colore: il ragioniere generale Cama entra in sala con la bizzarra richiesta di non essere filmato e fotografato, dimenticando di essersi presentato in una conferenza stampa. A fare gli onori di casa è invece il vicesindaco Cacciola che cede immediatamente la parola al primo cittadino. “E’ un momento delicato per l’intera città – ha spiegato Accorinti – ci scusiamo nuovamente per i ritardi provocati nella presentazione del bilancio, ma adesso abbiamo le carte in regola e attendiamo il riscontro dei revisori dei conti affinché il Previsionale giunga in Consiglio comunale. Siamo qui per garantire la massima trasparenza, non facciamo giochetti con nessuno. Chi riscontra qualcosa di illegale si rivolga all’autorità giudiziaria”.
E a proposito di “operazione trasparenza”, l’assessore al Bilancio Luca Eller si è presentato all’incontro con la stampa reggendo in mano numerosi faldoni al cui interno si trovano tutte le carte finanziarie che decideranno il futuro di Messina. Eller mette le cose in chiaro fin da subito: “Non si può cercare il pelo nell’uovo e al contempo mettere in ginocchio una città. Si è creato un clima di caccia alle streghe mentre c’è chi reclama lo stipendio, e i servizi essenziali rischiano la paralisi. Sarebbe da masochisti perdersi in carte e cartacce. Tutti i documenti richiesti sono stati consegnati, rispettando la legge”.
Il riferimento ai revisori dei conti è impossibile da non cogliere, tuttavia nessuno vuole fare nomi ed addossare responsabilità precise. “Non punto il dito contro nessuno – ha precisato Eller – si vedrà in futuro. Noi abbiamo le carte per andare avanti, il bilancio deve andare avanti a prescindere dal parere del collegio dei revisori che non è comunque vincolante”.
Eller non risparmia bacchettate alla stessa amministrazione, eppure Accorinti lo ascolta in silenzio annuendo e sorridendo, quasi con venerazione. “Bisogna mettere le cose a posto – ha spiegato l’assessore al Bilancio – e si è visto come tre anni non siano bastati, non a caso il piano di risanamento è stato impostato per dieci anni. Il percorso per l’approvazione del bilancio di previsione è culminato il 9 dicembre in ritardo rispetto alla scadenza della Regione, del 30 settembre, e ciò è andato a coincidere con l’entrata in vigore delle nuova legge sull’armonizzazione. Si doveva partire nel 2014, evitando la somma di problemi. Il consuntivo 2014 andava fatto ad aprile ma è arrivato il 30 dicembre. Dal riaccertamento è emerso un debito di 100 milioni di euro che bisogna spalmare in 30 anni, prevedendo tre milioni in ogni bilancio a partire dal 2015. Qui c’è l’abitudine di rimandare, di mettere tutto in fila. Ma adesso sto provando a cambiare le cose”.
Ma, a detta dello stesso Eller, la cura sta già facendo effetto. “Abbiamo ormai pronto il Consuntivo 2015 e la bozza del Previsionale 2016-2018. Le successive tappe sono già fissate e andranno rispettate”.
Il messaggio lanciato dall’amministrazione ai revisori dei conti è chiaro: non ci saranno ulteriori modifiche al Bilancio, la partita si ferma all’asseverazione. Resta da capire se l’ottimismo di Accorinti e soci, sulle possibilità di chiudere questa triste e paradossale vicenda entro il 30 aprile, sia giustificato da fatti concreti.
Il rischio default rimane comunque dietro l’angolo.
Andrea Castorina
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