Ho bisogno di dirti domani è il quarto album di Nicolò Carnesi. Uscito lo scorso 11 ottobre per Goodfellas/Porto Record, il 29 dicembre verrà presentato al Retronouveau. Abbiamo raggiunto Nicolò al telefono per farci raccontare il suo ultimo disco: «il bello della musica è che ognuno può trovare la sua chiave di lettura».
Ho bisogno di dirti domani, il nuovo disco di Nicolò Carnesi
Dieci inediti che raccontano il rapporto con il tempo. Passato, presente e futuro. Ho bisogno di dirti domani – uscito lo scorso 11 ottobre per Goodfellas/Porto Record – è il quarto disco di Nicolò Carnesi, cantautore palermitano che da Milano a Palermo ha sviluppato il suo ultimo lavoro. «Il disco nasce fondamentalmente tre anni fa. Finita la prima parte di tour di Bellissima Noia, mi trovavo libero e nacque una sorta di nostalgia verso casa. Mi ricordo che ero a Milano e venne fuori in maniera abbastanza estemporanea. Ho pensato a due cose: avevo ancora qualcosa da dire e dovevo raccontare di questa tendenza a spostarci con la mente tra passato e futuro. Pensando però che anche il presente è fondamentale. L’idea era quella di parlare del tempo. Stavo ancora vivendo quel ponte tra un disco e l’altro, perché sei ancora dentro certe storie e non riesci ad essere abbastanza distaccato. Ma sentivo il bisogno di scrivere».
Un modo quello di scrivere di Nicolò Carnesi poetico e contemporaneo. «Gli appunti sono sempre mentali. Mi rimangono impresse le situazioni che poi metabolizzo e riemergono in parole e musica. Per me, il processo creativo di una canzone non ha due atti separati. Mi diverte scrivere e suonare contemporaneamente. Ho bisogno di dirti domani nasce a Milano – mentre cercavo il sole – e l’ho scritto a Palermo – mentre cercavo la neve. Ho notato che mi viene molto naturale scrivere a casa».
Il tempo di Nicolò Carnesi
Ho bisogno di dirti domani segue quindi il tempo, come filo conduttore della narrazione. Tempo che non per forza deve essere lineare. Anzi. «Ho sempre avuto la tendenza a raccontare storie, disegnare e scrivere. Diciamo che alcune circostanze del passato ti portano ad avere un determinato approccio alle cose. Ascoltavo The Cure, De Andrè, Battiato e ancora oggi ascolto questi artisti con nostaglia ma anche con un nuovo punto di vista. Più maturo, che ti fa apprezzare di più determinate opere. Adesso insieme a questi capisaldi, ascolto molta musica alternativa, apprezzo Bon Iver, Tame Impala o Tha Supreme. Il presente adesso è questo disco, che non era scontato uscisse. Nel senso che non è scontato produrre musica in maniera sincera. Quindi ho raggiunto un bel risultato. Considerando anche il modo in cui adesso si usufruisce della musica, cambia tutto in modo veloce. Nel futuro al momento c’è il nuovo trasloco a Bologna anche se il mestiere di un musicista è itinerante. Ho scelto Bologna perché era una via di mezzo e mi ero accorto che la dimensione metropolitana non faceva per me e poi è una zona molto comoda per spostarsi».
Nicolò Carnesi e la Sicilia
Nicolò Carnesi fa parte di quel nutrito gruppo di artisti siciliani che nonostante la distanza non si distacca mai totalmente dall’Isola. Nella scrittura di Carnesi esiste la malinconia, la tenacia, la voglia di riemergere dall’acqua, che probabilmente accomuna tutti quelli che vengono dalla Sicilia. «Se cresci su un’isola hai la tendenza a osservare le cose con un certo distacco. Come se quel tempo che hai a disposizione lo passassi a pensare, scrivere e osservare. La Sicilia rimane ancora una terra di contraddizioni, da un lato riesce a darti tanto, dall’altro senti davvero che è distaccata da tutto. Ma in realtà è tutto il Paese che vive di contraddizioni. Ci ritroviamo in questo presente che non mi sembra bellissimo».
Come accade sempre con gli artisti si finisce a parlare di tutto. Perché – ma questo è inevitabile nell’arte – la quotidianità influenza i quadri, le drammaturgie e anche i dischi. «Il futuro è la traccia che riflette un po’ quello che ci sta succedendo. Non so se queste manifestazioni (le sardine nrd.) sono il modo giusto per contrastare una comunicazione aggressiva. Ho paura che si possa rafforzare quella parte che invece cerchiamo di combattere. In generale, però non mi piace spiegare le canzoni, credo che la bellezza di un disco sia proprio che può lasciare spazio ad ogni interpretazione. Se ascolti un pezzo, in qualche modo puoi reinventarti il significato secondo i momenti che stai vivendo».
Il Futuro di Nicolò Carnesi
Il (prossimo) futuro di Nicolò Carnesi è in viaggio. Lo scorso 29 novembre, infatti, è partito il tour di “Ho bisogno di dirti domani” con una prima data al Lumiere di Pisa. Adesso, Nicolò tornerà sull’Isola per due date: il 25 dicembre a I Candelai di Palermo e il 29 dicembre al Retronouveau di Messina.
«Ogni disco è stato presentato a Messina e quindi non poteva mancare un live anche al Retronouveau, uno di quei posti che resiste, in cui mi piace suonare e dove ho trovato degli amici».
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