Uffici Stampa: la Sanità ignora la circolare Gucciardi

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A distanza di oltre un anno dalla circolare del 12 agosto 2015, firmata dall’assessore regionale alla sanità Baldo Gucciardi e indirizzata alle aziende sanitarie ed ospedaliere per l’avvio delle procedure concorsuali per l’assunzione di giornalisti, ci chiediamo quanti direttori generali abbiano fatto seguito alle indicazioni della Regione e cosa sia cambiato a Messina rispetto al nostro allarme lanciato lo scorso anno.

Lo facciamo a maggior ragione alla vigilia della nascita dell’Irccs-Piemonte, che, in quanto Polo di riabilitazione del Meridione, si appresta a diventare una struttura sanitaria d’eccellenza e presidio di riferimento di carattere nazionale. Lo spirito della circolare Gucciardi, emanata in seguito ad un incontro tra la Commissione sanità Ars e l’Assostampa regionale, è quello di garantire regole di trasparenza nell’individuazione delle figure di addetto stampa e nel contempo il rispetto della legge 150/2000 che riguarda gli uffici stampa nella Pubblica amministrazione.

La circolare recepisce il documento della Commissione sanità dell’Ars che invita le aziende sanitarie a prevedere all’interno delle dotazioni organiche le figure professionali del giornalista addetto stampa, con l’avvio di procedure concorsuali che possano garantire l’apporto di giornalisti qualificati, alla luce del fatto che “la comunicazione riveste un ruolo fondamentale nella società e strategico e rilevante nel settore della sanità”.

Trascorso un anno da quella circolare evidenziamo che nulla è stato fatto in questa direzione da parte delle aziende ospedaliere e sanitarie ed anzi ci preoccupano le soluzioni “estemporanee” e creative che sono state adottate dai direttori generali. Le modalità di organizzazione dei rapporti di comunicazione da parte di Policlinico, Papardo ed Asp negli anni scorsi sono state al centro di denunce e ricorsi e da un anno è calato un preoccupante silenzio.

Il direttore generale del Policlinico, soltanto dopo le sollecitazioni della categoria giornalistica e la nostra lettera inviata alla Regione, ha sospeso la selezione bandita con la determinazione n°675 del 24 giugno, e che, analogamente a quelle bandite negli anni precedenti dalla struttura sanitaria, presentava numerose irregolarità finite oggetto di contestazioni e ricorsi.

Dopo la sospensione della prova, fissata per il 22 settembre, nulla si è saputo in merito alla procedura concorsuale o alle modalità di organizzazione dell’ufficio stampa. Allo stesso modo al Papardo, che negli anni scorsi ha bandito una selezione per ricoprire il ruolo di addetto stampa della quale più nulla si è saputo, i vertici aziendali, trasmettono comunicati stampa senza che si conosca a chi e a quale titolo li invii. Nei mesi scorsi ad occuparsi dei comunicati è stata una stagista universitaria che, paradossalmente, opera senza la figura del tutor di riferimento, cioè un giornalista.

Per quanto riguarda l’Asp giova ricordare gli esposti ed i ricorsi che hanno riguardato un’altra procedura concorsuale, adottata negli anni scorsi, nel dispregio della legge 150/2000 e che ha umiliato la professionalità dei candidati a vantaggio di scelte discrezionali adottate dall’allora manager Poli. Alla luce di questo quadro non vorremmo che anche l’Irccs-Neurolesi ed il nascente Polo di riabilitazione, eludano la circolare Gucciardi, affidando incarichi di addetto stampa o alle addetto alla comunicazione (tramite un giornalista) senza tenere in considerazione la legge 150 ed il rispetto della trasparenza.

Nel sollecitare i DG delle aziende all’applicazione della circolare Gucciardi vigileremo, pronti a rivolgerci a tutte le autorità competenti a tutela dei diritti e degli interessi della categoria, affinchè non vengano adottate soluzioni al di fuori di quanto prevede la normativa.

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