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Stabilizzazione precari Comune, Fp Cgil: “Strada in salita”

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“Secondo quanto emerso dalla riunione della VI commissione consiliare presieduta dal consigliere comunale Donatella Sindoni, la strada verso la stabilizzazione, per i 294 precari del Comune di Messina, sembra essere tutta in salita”, questo si legge nella nota stampa di Fp Cgil in merito alla nota questione dei precari del Comune.

“Nel corso del confronto – continua il Sindacato – è emerso in modo chiaro il caos generatosi in merito all’argomento, a causa di continui cambiamenti normativi che rendono difficile quanto proposto dalla Giunta Accorinti. E, proprio in virtù di tale gravità, è assolutamente da stigmatizzare l’assenza, alla seduta di commissione, del sindaco e dell’assessore al ramo, Nino Mantineo.

“La sensazione che emerge – ha affermato la segretaria generale della Funzione pubblica, Clara Crocé – è che Amministrazione, anche se con toni misericordiosi, sembra voler  liquidare con superficialità la “questione  precari”, come se una stabilizzazione a 11 ore possa consentire all’attuale classe di governo di passare agli onori della cronaca ed ergerli al rango di salvatori della patria. Nulla di tutto ciò è accettabile”.

“Giornalmente – continua Crocè – ci vengono propinati numeri al lotto, a secondo delle fasi lunatiche del direttore generale, Antonio Le Donne: le si passa dalle 11, alle 14 ore, per poi arrivare a 16 o 18 . Peccato però che in tutto ciò non si comprende in quale anno possa realizzarsi la stabilizzazione e si dimentica che di mezzo c’è il futuro di 300 famiglie messinesi”.

“Il decreto legge sugli Enti Locali – spiegano dal Sindacato – è stato liquidato dal Consiglio dei Ministri escludendo la possibilità del congelamento  momentaneo per le regioni a statuto speciale della mobilità del personale delle ex provincie  presso gli Enti Locali. E la situazione sembra non essere così lineare e semplice come la racconta il Direttore Le  Donne: per gli anni 2015 e 2016, infatti, gli enti locali possono indire solo bandi di mobilità riservati agli esuberi di Province e Aree Metropolitane”.

“Inoltre – si legge sempre nella nota stampa -, gli enti possono utilizzare la possibilità della copertura integrale del turn over per il personale cessato negli anni 2014 e 2015 esclusivamente per il personale soprannumerario destinato a procedure di mobilità.  Al personale vincitore di concorsi con procedura esaurita entro il 1 gennaio 2015 è destinabile solo la quota di turn over  autorizzata dalla legge ossia – spiegano – rispettivamente il 60% dei cessati nel 2014 e l’80% dei cessati nel 2015. Il piano di stabilizzazione non potrà non tenere conto di queste prescrizioni. In questo mare magnum di cavilli, commi e normative, la FpCgil ha quindi richiesto di avere chiarezza in merito alle risorse disponibili per l’assunzione dei precari”.

“Chiediamo – ha spiegato Crocé – la trasmissione di tutti i dati contabili sottoscritti dal ragioniere generale e al Dirigente Di Leo. Inoltre, La vogliamo che l’amministrazione presenti un’ipotesi di  stabilizzazione sostenibile e non fantasie che possono essere bocciate dalla Commissione del ministero dell’interno. Al primo cittadino chiediamo di convocare i Sindaci di tutti i Comuni della provincia per rappresentare al mettere in atto un movimento di protesta al fine di ottenere che il 50% gli spazi occupazione possano essere utilizzati per la stabilizzazione e di interessare tutta la deputazione alla risoluzione del problema anche in prossimità del varo della riforma della legge delle province da parte della regione Sicilia”.

La presidente della Commissione proporrà alla presidente del Consiglio la convocazione di una seduta aperta del civico consesso, cui prenda parte tutta la deputazione regionale, affinché il nodo precari venga affrontato, e si spera sciolto, in modo definitivo.

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