“Pressappochismo, poca attenzione nella gestione di quello che avrebbe dovuto rappresentare il “fiore all’occhiello” di un’Amministrazione che avrebbe dovuto “parlare” a chi vive condizioni di profondo disagio fisico e morale, ma soprattutto profonda delusione per una rivoluzione di fatto mai avvenuta”. Durissimo il giudizio espresso dalla segretaria generale Clara Crocé e dal coordinamento Rsa operanti nei diversi servizi, durante l’incontro tenutosi presso la sede del sindacato.
E’ il giudizio lapidario che la segretaria della Funzione pubblica della Cgil di Messina, Clara Crocé, e il coordinamento Rsa riunitosi presso la sede del sindacato, ha rivolto alla Giunta Accorinti.
“Un giudizio – scrive Crocè – frutto di quasi tre anni di immobilismo, di inattività, di non cambiamento in un settore che avrebbe invece dovuto subire la “scossa” più forte dall’inversione di rotta avvenuta nel giugno del 2013”.
Il pensiero della segretaria generale, che arriva a margine di un mandato, quello dell’ormai ex assessore, Nino Mantineo, caratterizzato da un sostanziale nulla di fatto, mira soprattutto a rappresentare un monito per chi “eredita” i servizi sociali.
Nel corso della riunione tenutasi alla sede del sindacato, è stato sottolineato come “finora l’Amministrazione non abbia mai tenuto conto delle piattaforme e delle proposte presentate dalla Fp Cgil e dai lavoratori per migliorare il settore. La sensazione avuta, è che, ad oggi, questa Giunta sia solo “servita” del malessere di coloro che operano in questo settore, per affrontare situazione di difficoltà, facendo finta di voler fare squadra”.
“Siamo arrivati al mese di settembre – affermano i lavoratori – e ancora non abbiamo ancora ricevuto alcuna proposta da parte dell’Amministrazione in merito alla gestione dei servizi sociali. Peccato però – dichiarano Crocè e il coordinamento Rsa – che il prossimo 31 dicembre scadranno gli appalti di alcuni servizi e precisamente di: Sadh, Cag, Asili Nido,Trasporto disabili presso i centri riabilitativi. Se prima della data in questione non verranno individuate le soluzioni più adatte, il terzo settore rischia di andare in tilt, e con esso le centinaia di famiglia che effettuano il servizio ma anche quelle che ne usufruiscono”.
Alla luce di tutte le preoccupazioni espresso, la Fp Cgil ha quindi chiesto un incontro urgente all’assessore Santisi, elencando tutti i punti che è intenzione discutere nel coso del confronto.
Riportiamo di seguito quelli che, per Fp Cgil, sono i punti salienti da esaminare.
“Risorse economiche: necessità di avere contezza delle risorse economiche che si intendono destinare per il settore servizi sociali nei bilanci di previsione per gli anni 2015-1016 .
Modalità di affidamento dei servizi: nel ribadire netta contrarietà alla gestione dei servizi sociali attraverso il tradizionale sistema fallimentare delle gare di appalto, la Fp Cgil chiede al nuovo Assessore quale modello gestione intende proporre per mettere fine ai continui bandi che rendono precari i servizi resi all’utenza e le condizioni lavorative degli addetti, immaginando una programmazione dei bisogni degli utenti e le liste di attesa nei vari servizi.
Anagrafe degli operatori: creare un’anagrafe degli operatori al fine di assicurare i livelli occupazionali e chiudere il comparto a nuove assunzioni.
Controllo sulle cooperative e sui servizi resi all’utenza: la normativa vigente in materia prevede che i contratti di affidamento contemplino forme e modalità per la verifica degli adempimenti ivi compreso il mantenimento dei livelli qualitativi concordati e individuino i provvedimenti da adottare in caso di mancato rispetto. L’amministrazione Comunale non ha mai adottato alcun provvedimento nei confronti delle cooperative che non sono in regola con i pagamenti degli stipendi ai lavoratori.
Riorganizzare il dipartimento e gli uffici per il reperimento di nuovi finanziamenti”.
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