Servizi Sociali. Fp Cgil attacca le cooperative

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La Fp Cgil ha presentato ricorso per comportamento antisindacale nei confronti della cooperativa OrSa Maggiore. Dure le critiche della FpCgil sull’operato di alcune  cooperative.

“Dipendenti assunti, a loro insaputa, in qualità di soci; contratti registrati come cooperative sociali commercio; stipendi pagati in “puntuale” ritardo e, quanto pagati, dimezzati rispetto a quanto invece avrebbe dovuto prevedere la busta paga. Sono queste alcune delle incredibili scoperte effettuate dalla Funzione pubblica della Cgil in relazione ai servizi gestiti dalla cooperative Orsa Maggiore che gestisce servizio assistenza domiciliare ai disabili”, esordisce così Clara Crocè, segretario provinciale della Fp Cgil, in un comunicato stampa.

“Eccola l’ennesima vertenza  che riguarda il mondo del sociale – afferma Clara Crocé –. Totale mancanza di rispetto dei principi minimi previsti dai contratti di lavoro, di cui siamo potuti venire a conoscenza attraverso un controllo sulle buste paga. Ai lavoratori, nonostante la diffida dei legale della Fp Cgil, sono stati sottoposti dei contratti di lavoro non in linea con le previsioni del capitolato speciale di appalto. In particolare viene loro applicato il contratto cooperative sociali del settore commercio invece di quello del settore socio assistenziale. Ufficio vertenze della Cgil ha calcolato una grave perdita economica per i lavoratori.  Attraverso i nostri uffici legali la Fpcgil ha presentato ricorso per comportamento antisindacale (ex art.28), nei confronti della cooperativa OrSa Maggiore. Inoltre la cooperativa Orsa Maggiore come il Consorzio Progetto Vita hanno assunto i lavoratori nella qualità si socio lavoratore a loro insaputa. Per i lavoratori della cooperativa Orsa Maggiore e’ stata un amara sorpresa scoprire che sono soci lavoratori senza avere sottoscritto nulla”.

“Per i lavoratori di progetto vita siamo riusciti a far modificare la comunicazione Unilav escludendo la qualità di socio lavoratore – continua Clara Crocé – ma ancora non hanno sottoscritto i contratti in quanto la Coop attende una risposta dal ministero del lavoro.“Gli atteggiamenti arroganti e sprezzanti delle regole assunti dalle ooperativa in questione – commenta – non sono purtroppo i primi e non saranno gli ultimi che si verificano nell’ambito del sociale e questo perché finora le stesse hanno avuto la possibilità di agire in barba ad ogni regola e controllo. Spiace constatare che ancora l’assessore Santisi non si sia mossa in tal senso, per cercare cioè di fare finalmente luce nel sottobosco del terzo settore. In attesa che qualcosa si muove, semmai accadrà, la FP CGIL non starà con le mani in mano ma, come sempre fatto, procederà a fare quanto in suo potere per far valere i diritti dei lavoratori”.

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