Assunzione definitiva a 11 ore a settimana con uno “stipendio”, le virgolette sono d’obbligo, di 370-450 euro al mese, dipendentemente dalla categoria. Questa l’idea di “stabilizzazione occupazionale” del Comune di Messina per i 300 dipendenti precari che sono in organico.
Una proposta che Fp Cgil rimanda al mittente.
“Non siamo disponibili a sottoscrivere nuove sacche di povertà – dichiara Clara Crocè, segretario generale della Fp Cgil di Messina – la vertenza dei precari non può essere affrontata dalla’Amministrazione comunale e da una parte delle organizzazioni sindacali con superficialità . Stiamo decidendo del destino di 300 lavoratori e delle loro famiglie che da un giorno all’altro si ritroveranno con stipendi dimezzati, che non consentiranno neanche l’erogazione degli assegni famigliari o del famoso bonus di Renzi. Un contratto a 11 ore per un lavoratore di categoria C1 comporterà uno stipendio di circa 450 euro. Mentre un lavoratore di categoria A avrà uno stipendio pari a 370 euro. Altro che futuro! Un salto nella disperazione per quei precari monoreddito che non potranno per un lungo periodo mantenere le proprie famiglie”.
Per la Fp Cgil, dopo 25 anni di precariato, i lavoratori non possono subire il ricatto occupazionale con una drastica previsione di un abbassamento delle ore, che non potrà essere recuperata entro breve termine. Infatti, secondo il sindacato, ogni modifica contrattuale potrà essere fatta solo dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2016 e 2017.
“Questa Amministrazione – continua Crocè – non può deludere le aspettative dei più deboli. I sindaci con giacca e cravatta di altri Comuni, pur di salvaguardare il personale precario, hanno assunto decisioni in controtendenza. Non basta indossare una maglietta per essere rivoluzionari. Anche questa volta Accorinti ha perso l’opportunità di guidare la protesta di tutti i sindaci della provincia di Messina nei confronti del governo nazionale e regionale per chiedere misure urgenti per i lavoratori che devono assicurare i servizi alla collettività. Ci chiediamo come possa essere utile un vigile urbano assunto per 11 ore settimanali”.
Fp Cgil ha richiesto all’Amministrazione di modificare tutto l’impianto della delibera: “E’ importante rivedere le ore contrattuali dei precari anche sulla scorta di quanto annunciato dallo stesso segretario generale, Antonio Le Donne. Alcune prescrizioni, peraltro, sono state superate proprio ieri (l’altro ieri, ndr) dal Consiglio dei ministri. Sembrerebbe, infatti che il Comune di Messina possa utilizzare anche la capacità assunzionale relativa al periodo 2011-2012-2013. Se la stabilizzazione si prevede nell’arco temporale di due anni, 2015 (assunzione di A e B) e pubblicazione dei bandi per l’assunzione nel 2016 delle categorie C e D, il Comune potrebbe cumulare anche le quote del turn-over del 2015 e 2016. Questa soluzione potrebbe portare ad una stabilizzazione a 18 o 21 ore settimanali”.
Il sindacato ha richiesto dunque un aggiornamento della riunione e tutti i dati finanziari prima di assumere qualsiasi decisione. Ciò anche alla luce di quanto stabilito dalla regione con l’articolo 14 della legge 19/2015 (legge di stabilità finanziaria), con cui viene espressamente vietato, agli enti locali, di prorogare i contratti dei precari effettuando un abbassamento di ore o diminuendo le categorie dei singoli lavoratori.
“Sebbene – conclude la Crocé – il governo regionale non entri nel merito di assunzioni ma faccia riferimento alle proroghe contrattuali, la decisione che sembra voler adottare il Comune di Messina apparirebbe comunque un controsenso rispetto a quanto espresso da Palermo. L’Amministrazione Accorinti si fermi a riflettere e intanto disponga la proroga dei contratti fino al 2016 riassumendo i precari”.
Tempi certi e calendarizzazione delle scadenze per arrivare rapidamente alla chiusura della vertenza, mettendo in sicurezza tutti i lavoratori, questa la posizione, sulla “questione precari”, di Cisl Fp.
“Il percorso di stabilizzazione dei precari deve partire, perché da troppo tempo si parla di stabilizzazione e mai si è dato attuazione a un percorso che consenta ai lavoratori di uscire dal tunnel dello status di precario”, questo ha ribadito la delegazione della Cisl che ritiene esigue le 11 ore offerte dal Comune nella consapevolezza delle difficoltà di reperimento delle risorse “ma non è possibile rimandare il problema, affidandosi alle sempre meno sicure proroghe, in un difficile contesto politico economico più che confuso”.
“La delibera presentata dall’Amministrazione comunale – afferma il segretario provinciale della Cisl Fp, Calogero Emanuele – deve essere assolutamente integrata, rivista e completata per evitare che rischi una nuova bocciatura da parte della commissione ministeriale”.
La Cisl Fp ritiene prioritario acquisire in tempi rapidi i pareri positivi della Ragioneria Generale del Comune e dei Revisori dei Conti e quindi una volta ottenuto l’ok della Commissione, assumere gli atti consequenziali, ovvero la pubblicazione dei bandi e quindi l’immissione in ruolo entro il 2015 per 193 precari e agli ulteriori 95 nel 2016.
“Sulla questione dei 32 vigili stagionali – precisa Emanuele – è opportuno verificare a fondo la percorribilità del percorso scelto che deve essere confortato dalle necessarie certificazioni di spesa e dal quadro normativo, per evitare di incorrere in ulteriori stop che produrrebbero ritardi all’intera operazione”.
Per il sindacato è opportuno che il Comune assuma sempre più la fisionomia di azienda, allargando il raggio di azione e guardando a quei servizi e attività che possono essere fonte di economia, per garantire integrazioni e contrattualizzazioni “in house”, da preferire alle esternalizzazioni e agli affidamenti di servizi che possono essere perfettamente assolti con personale dell’ente.
“Dobbiamo guardare anche alle modifiche normative favorevoli inserite nel decreto legge sugli Enti locali negli ultimi giorni che amplia gli spazi di utilizzo di risorse per le assunzione sin dal 2011 – spiega Emanuele – abbiamo chiesto, quindi, di inserire in delibera la possibilità di ampliamento delle ore nei contratti e della platea da assumere entro il 2015”.
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