“Sulla stabilizzazione del personale precario al Comune di Messina non consentiamo a nessuno di speculare e di mettere in campo alchimie che penalizzano solo i lavoratori precari”. Calogero Emanuele, segretario della Cisl Fp Messina, torna all’attacco nella vertenza precari del Comune e, con dati ed elementi a supporto, intende dimostrare come sia possibile utilizzare maggiori risorse per stabilizzare i precari a 17 o 18 ore settimanali.
“Siamo confortati, oggi, da ulteriori autorevoli interpretazioni e direttive istituzionali, che ci riserviamo di produrre ufficialmente e sosteniamo, senza tema di smentita, che le risorse degli anni 2014 e 2015, congelate per via della riforme della province, possono essere utilizzate nelle percentuali previste dalla legge. Parliamo di circa 3.474.874 euro di cui il 50%, pari a 1.737.437 euro, che consentirebbero un ulteriore incremento settimanale di circa 9 ore per tutti e 290 precari da stabilizzare nel triennio, anche sino a 24 ore. Siamo convinti che l’Amministrazione riserva gruzzoletti di risorse chissà per quali assunzioni o finalità. Se l’Amministrazione vuole smontare le proposte sindacali allora deve fornire atti e documenti ufficiali supportati da leggi, normative ed autorevoli pareri che dimostrino che non è percorribile ciò che propone la Cisl”.
Il segretario della Cisl Fp sottolinea come ogni accordo raggiunto venga puntualmente disatteso dai dirigenti e dai funzionari che al tavolo ascoltano e nelle segrete stanze demoliscono ciò che viene costruito dai componenti della delegazione trattante.
“Direttore generale compreso – accusa Emanuele – è ora di dire basta. Qual è il gioco? Quali sono le strategie messe in campo? Si vuole far finta di stabilizzare? Si vuole addossare la colpa ai sindacati? Riteniamo che il direttore generale debba assumere posizioni ferme e nette, con autorevolezza e determinazione, senza farsi tirare dalla giacca da questo o quell’altro funzionario o, peggio ancora, da questo o quell’altro sindacato. Con i lavoratori non si gioca e la Cisl intende tutelare al massimo i precari di Palazzo Zanca senza giocare al massacro”.
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