precari

Precari comunali, la Cgil attacca Le Donne: “Sembra il mago di Oz”

Pubblicato il alle

5' min di lettura

“Sacrificare i più, per gli interessi di pochi. Non può essere considerata diversamente l’imbarazzante proposta di delibera di stabilizzazione dei precari del Comune di Messina, “targata” Le Donne. Un provvedimento frutto di ipocriti accordi sottobanco stretti con alcune sigle sindacali, che non fanno che riportare la mente ai giorni della più becere politica dell’inciucio. Questo il duro commento della Cgil sulla proposta del segretario generale Le Donne sulla critica situazione dei precari di Palazzo Zanca.

” Più passano i mesi – afferma Clara Crocè – più aumenta in noi la sensazione, diventata ormai quasi una certezza, che il direttore generale, alla stregua del Mago di Oz pensi di poter convincere tutti con giochi amministrativi di prestigio che inevitabilmente, però, finiscono per rivelarsi ciò che sono: delle mere illusioni. Ebbene – continua –  la FP Cgil non accetterà mai a queste pseudomagie, perché la realtà vissuta da centinaia di lavoratori precari somiglia tutto fuorché ad una fiaba e Le Donne, più che un mago, ricorda più un maldestro stregone”.

La Funzione pubblica della Cgil punta il dito contro  delibera che l’amministrazione Accorinti si appresta a varare, un atto destinato ai  lavoratori di categoria A e B e due unità di lavoratori Asu  per i quali si prevede la stabilizzazione entro il 2015 a 11 ore settimanali . I dipendenti si ritroveranno a partire dal mese di Gennaio 2016 con stipendi dimezzati: circa 370 euro al mese e senza alcuna possibilità di aumento delle ore . A normativa invariata,la ricontrattualizzazione ( 2 ore ) potrebbe avvenire a partire dal 2019.

La proposta del super manager – spiega la Cgil – non prevede nel 2016, , così come imposto dal governo nazionale, alcuna assunzione, mentre il rimanente personale di categoria C, i 50 vigili, 5 unità di categoria D3 e 23 di categoria D, e 121 unità di categoria C verrebbero assorbiti nel 2017, sempre a undici ore. Il  sacrificio delle  categorie  A e B, consentirebbe all’amministrazione di assumere tramite procedure  alle mobilità esterna  di un dirigente a tempo indeterminato e l’assunzione di  due dirigenti a tempo determinato . Mentre una 50 di unità di personale in categoria C tramite procedure di reclutamento ordinario o mobilità esterna.

“Il tutto condito dal tam –tam delle voci di corridoio veicolate ad hoc che terrorizzano i lavoratori (meglio le undici ore altrimenti a casa). Ma il mago di Oz – continua Crocè –  ha anche il piano B ,  quello delle 14 ore, un piano geniale che ovviamente  punta al sacrificio di una parte dei lavoratori. La normativa prevede che la stabilizzazione si deve realizzare nel triennio 2015/2017. In questo arco temporale l’Amministrazione deve sfruttare la capacità assunzionale – spiega Clara Crocè-  che secondo i conti dell’Amministrazione prevede la stabilizzazione a 11 ore. Per aumentare le ore fino a 14 ore,  il Comune deve sfruttare la capacità assunzione del 2018,ne consegue che nel triennio previsto dalla legge il numero dei precari da stabilizzare deve scendere  ( es. invece di 299 potranno essere stabilizzate  220 unità ) le rimanenti unità, rimarrebbero fuori da ogni ipotesi di stabilizzazione  in quanto la normativa  in atto vigente, non prevede nessuna possibilità di stabilizzazione nel 2018”.

“Non siamo disponibili a sacrificare una parte dei lavoratori – continua Clara Crocè in favore di altri , siamo pronti  dunque, ad osteggiare in ogni modo il percorso intrapreso dall’amministrazione: “La strada da seguire è quella varare un piano di stabilizzazione , così come previsto dalla normativa,  per tutti i lavoratori che preveda una stabilizzazione complessiva al 2017, nell’attesa che, così come già sta venendo, non intervegano ulteriori modifiche legislativa che consentano di garantire una stabilizzazione con un monte orario nettamente superiore. Per raggiungere questo obiettivo siamo pronti a volare a Palermo e a Roma, facendo noi ciò che finora questa Amministrazione ha dimostrato di non essere in grado di fare: alzare la voce in nome dei suoi lavoratori”.

Il sindacato infime lancia un monito:  “se il Segretario Le Donne ama  interpretare il ruolo del Mago di Oz, non può pensare che la FPCGIL possa  indossare i panni  dell’omino di latta ,   dello spaventapasseri, tantomeno quello del leone. Abbiamo cervello, cuore e soprattutto non abbiamo paura. La FP Cgil, troveranno la forza di uscire anche da questa situazione . I precari devono essere consapevoli fino in fondo che ce la possono fare senza streghe o maghi … basta crederci”.

 

 

(234)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.