Preoccupa ed inquieta il mancato inserimento del Comune di Messina nel decreto di finanziamento del piano di miglioramento dei servizi della Polizia Municipale. Un’esclusione che costa 550mila euro necessari a pagare le spettanze dei vigili urbani già resi nell’anno 2013.
A denunciarlo è la Cisl Funzione Pubblica attraverso il suo segretario provinciale, Calogero Emanuele, e il coordinatore Polizia Municipale della Cisl Fp Piero Allegra.
«È necessario un intervento tempestivo presso l’Assessorato alle Autonomie locali, ma prima di tutto capire se da parte degli uffici comunali vi siano state delle inadempienze – sottolineano i due sindacalisti – la motivazione, infatti, non è chiara ma appare ingiustificabile l’esclusione a fronte di servizi resi oltre due anni fa. A questa beffa se ne aggiunge una nuova: il costo di tale servizio dal 2014 viene posto interamente a valere sui bilanci dei singoli Comuni ed in questo caso il Comune di Messina ha previsto solo 300.000 euro rispetto ai 550.000 euro previsti dalla Regione Siciliana nel 2013».
Una situazione di sofferenza che non riguarda solo il Comune di Messina, ma anche tanti altri piccoli comuni della provincia.
«Il rischio è di vedere compromessi servizi di Ordine pubblico, sicurezza e controllo del territorio che oggi, più di prima, sono strategici e fondamentali nel contesto della Sicurezza Nazionale».
La Cisl Fp, quindi, chiede una immediata riconsiderazione da parte dell’Assessorato Regionale affinché venga reinserito nel documento di finanziamento dell’indennità del 2013, i Comuni mancanti e al Comune di Messina di prevedere per l’esercizio 2015 somme più congrue di quelle finanziate nel 2014.
«C’è bisogno – concludono Emanuele e Allegra – di un intervento immediato da parte delle Amministrazioni comunali escluse dal decreto regionale per recuperare il danno».
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