La Uil Fpl si esprime sulla vicenda dell’Ospedale Piemonte, nei confronti del quale si è spesa per difendere il Pronto Soccorso e il Polo di emergenza/urgenza che rappresentano il Dea di 1° livello della rete di emergenza/urgenza cittadina, «sfidando finanche – si legge in un comunicato – la classe politica cittadina a fare chiarezza sulla destinazione del polo ospedaliero Piemonte nel momento in cui lo stesso doveva essere accorpato con l’Ircss Neurolesi, esprime moderata soddisfazione in quanto qualcosa di diverso si sta muovendo».
«Infatti – prosegue la nota –, poco convincente è risultata la nuova rete ospedaliera che non prevede più 78 posti letto per acuti bensì 78 posti letto indistinti per “acuti e post acuti”, un bellissimo cavallo di Troia che la Uil Fpl ha sempre denunciato, messo in campo per “fregare” i cittadini messinesi. Così come poco convincenti apparivano anche le dichiarazioni di alcuni che scommettevano in maniera fortissima sulla “fusione” delle due strutture sanitarie messinesi, però senza essere completamente chiari sul mantenimento del Polo di emergenza/urgenza».
«Comunque, pur se apprezzabile l’intervento del presidente dell’Assemblea Regionale, però – aggiunge il sindacato –, completamente assente durante i momenti più eclatanti posti in essere dalla Uil Fpl, dal Comitato Salvare l’Ospedale Piemonte, assieme ad altre associazioni, per porre all’attenzione dei “politici messinesi” di buona volontà, la questione importantissima del mantenimento dell’Ospedale quale polo di emergenza/urgenza, non vorremmo immaginare che le fortissime divergenze di vedute sul futuro dell’Ospedale Piemonte siano frutto esclusivamente di dualismo politico».
La Uil Fpl auspica che la deputazione regionale messinese «in maniera compatta» difenda il nosocomio di viale Europa. Il sindacato, inoltre, invita la deputazione regionale messinese «a farsi carico attraverso un loro intervento nei confronti del neo assessore regionale alla Salute, affinché il manager Vullo garantisca alla popolazione cittadina, che continua fiduciosa a rivolgersi all’Ospedale Piemonte, adeguati livelli di assistenza».
«Invece – conclude la nota –, da circa un mese sta accadendo, che il manager Vullo ha chiuso il reparto di medicina, ha interrotto l’attività chirurgica di ortopedia e chirurgia generale tranne quelle riferite alle emergenze di alcune patologie indifferibili. Non vorremmo che tutto questo sia il preludio alla completa chiusura dell’Ospedale».
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