«Caro Assessore Daniele Ialacqua, la Fp Ccgil e i lavoratori della Messinambiente hanno contestato “quellichec’eranoprima” e rivendicano il diritto di contestare anche “quellidiadesso”. Il pagamento degli stipendi dovrebbe essere ordinaria amministrazione. Le sue dichiarazioni sono infelici e fuori luogo. Invito Assessori e Commissario a non continuare con gratuite provocazioni», così si sfoga sulla bacheca Facebook Clara Crocè, segretario Fp Cgil, dopo le dichiarazioni che l’assessore Daniele Ialacqua ha fatto ieri durante la manifestazione per festeggiare un anno con Ciacci che si è tenuta al centro raccolta di Pace.
L’assessore Ialacqua, ha commentato quanto successo nella sede di MessinAmbiente, dove un gruppo di lavoratori ha manifestato per il ritardo sul pagamento degli stipendi, occupando la sala riunioni della sede e portandosi anche nell’ufficio del commissario liquidatore di Messinambiente, Alessio Ciacci.
Secondo Ialacqua quanto è successo a MessinAmbiente è «inqualificabile, inaccettabile, ingiustificabile». Non si possono accettare questi «atteggiamenti squadristi» secondo l’assessore all’Ambiente.
L’assessore ricorda com’era questo settore prima, affermando che i lavoratori «fanno i forti con i deboli, quando prima facevano i deboli con i forti».
Ma non ha parole solo per i lavoratori Ialacqua, si riferisce anche ad alcuni consiglieri che, dice, «non fanno altro che presentare interrogazioni come se il problema dei rifiuti fosse Alessio Ciacci». Si sofferma sugli obiettivi raggiunti l’Assessore, che giudica impensabili fino a qualche tempo fa, dichiara: «Prima era difficile poter addirittura definire MessinAmbiente come un’azienda».
Questa città non è abituata a “volare alto”, secondo Ialacqua, e se qualcuno ci prova viene tirato giù da chi non vuole cambiare.
Esorta: «Dobbiamo tifare tutti per Messina e camminare nella stessa direzione».
Fare e camminare nella stessa direzione sì, ma senza polemizzare o fare domande a quanto pare.
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