Il Governo ha stanziato 123 milioni di euro per lo sviluppo delle regioni meridionali, ma Messina è stata esclusa. A esprimersi a riguardo è il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano, che dichiara: “Stupirsi dell’esclusione di Messina dal Masterplan è inutile. La vicenda, tutt’al più, conferma ciò che era chiaro già da tempo, ovvero che la città metropolitana di Messina continua a non avere alcuna considerazione nei progetti di sviluppo di questo Paese a causa della scarsa rappresentanza che continua ad esprimere. Viaggi incontri e sorrisi con autorevoli esponenti del governo, lo dimostrano purtroppo i fatti, non producono nulla se le richieste non sono frutto di un progetto strategico condiviso e soprattutto se non sono sorrette da tutta la città”.
“Negare ad una sola delle 3 città metropolitane dell’isola la sottoscrizione del Patto che andrà ad integrare il Masterplan per il Mezzogiorno – evidenzia Oceano – oltre a costituire una ennesima e pesante mortificazione, significa non avere alcuna possibilità di accedere a pieno titolo ai progetti ed agli investimenti per miliardi che il Governo intenderebbe attivare attraverso i fondi europei. Viene così praticamente negata a Messina l’ultima chance per determinare il proprio sviluppo. Quel meccanismo da tempo ricercato ed in grado di agire da volano per far ripartire l’economia che, certo, sarà impossibile sostituire con investitori privati pronti a scommettere autonomamente in questo territorio, considerando pure lo stato delle infrastrutture e di tutto il resto”.
“Messina non può e non deve essere condannata all’emergenza – sottolinea con forza il segretario Cgil – Gli abitanti di questo territorio hanno diritto ad avere le stesse opportunità degli altri in tema di lavoro, programmazione, infrastrutturazione, messa in sicurezza del territorio. Non possiamo perdere quest’ultima opportunità ed è perciò giunto il momento di ricercare la mobilitazione unitaria della città in tutte le sue componenti per evitare con forza questo ennesimo e rischiosissimo scippo del proprio futuro. Per questo chiediamo resilienza all’Amministrazione comunale del capoluogo e alla deputazione tutta e chiediamo loro di promuovere una vertenza unitaria “Messina” con una piattaforma da condividere con parti sociali e forze politiche tutte, senza eccezioni, per pretendere che Messina non venga scartata”.
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