In attesa di conoscere il proprio futuro, i 35 dipendenti della Terminal Tremestieri fanno parlare i numeri. Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Zanca, i lavoratori dell’approdo emergenziale hanno presentato un report che registra le perdite economiche a cui sono andati incontro in quasi dieci anni di attività.
Dal 2006, i dipendenti della Terminal Tremestieri, società formata da Bluferries, Caronte & Tourist e Meridiano Lines, avrebbero perso singolarmente quasi 8mila euro nei periodi di cassa integrazione dovuti alla chiusura dell’approdo per i continui insabbiamenti e le successive operazioni di dragaggio. Il molo posto nella zona sud della città, negli ultimi 4 anni, ha interrotto il servizio per 157 giorni in seguito alle forti sciroccate che frequentemente interessano quel tratto di costa. Ciò si è tradotto in ben 44 mesi di lavoro in meno per i dipendenti che singolarmente hanno riscontrato una perdita di poco superiore ai 100mila euro. Il personale fu assunto nel 2006 tempo determinato fino al 2011 per poi passare a contratti aumentati fino a 10 mesi.
La situazione del personale impiegato nelle operazioni di stoccaggio dei mezzi pesanti nel molo provvisorio realizzato nel 2006 appare ancora nebulosa. La Terminal Tremestieri si appresta a concludere la propria attività avendo rinunciato a partecipare alla nuova gara bandita dall’Autorità portuale per il rinnovo della concessione. Si attende l’affidamento del servizio alla Comet unica azienda ad aver mostrato interesse per la gestione degli approdi marittimi, in attesa dell’inizio dei lavori del nuovo porto di Tremestieri. “Una volta espletata la gara per il rinnovo – spiega Nino di Mento di Fast Confsal – attendevamo la stipula di un vero contratto lavorativo a 12 mesi, com’è noto la Terminal Tremestieri ha preferito ritirarsi. Adesso lanciamo un segnale a chi verrà in futuro, il nostro obiettivo è quello di ripartire con l’entusiasmo e la professionalità che ha sempre contraddistinto il nostro lavoro”.
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