Resta irrisolto il mancato riconoscimento ai Comuni della provincia di Messina dei fondi regionali 2013 per i Corpi della Polizia Municipale. Questo è quanto emerge dal Decreto dell’Assessorato alle Autonomie Locali del 4 dicembre, pubblicato sul sito della Regione Siciliana, dal quale emerge il nuovo riparto del contributo previsto per l’art. 13 della l.r. 17/90 per gli appartenenti alla P.M. siciliana. La Cisl Funzione Pubblica, quindi, torna alla carica sull’argomento e ha sollecitato l’Assessorato regionale perché corra ai ripari.
«Solo nella nostra provincia – sottolinea Calogero Emanuele, segretario provinciale della CisL Fp – mancano all’appello ben oltre 60 comuni, tra cui Messina, Lipari, Taormina, Santo Stefano di Camastra, Patti e tanti altri comuni di minori dimensioni. Ad oggi non è ancora chiara la motivazione ma appare ingiustificabile l’esclusione a fronte di servizi resi già da oltre due anni. In questa situazione, gli appartenenti alla Polizia locale di Messina e dei comuni della provincia non vedranno retribuito un servizio reso nell’anno 2013 se l’Assessorato Regionale non correrà ai ripari correggendo il palese errore». Il sindacato evidenzia come, di fatto, oggi, l’art. 13 della L. 17/90 è totalmente svuotato di risorse, svilendo quel principio basilare che avrebbe dovuto garantire una indennità fino all’80% di quella prevista dalle Forze dell’Ordine, agli operatori della Polizia Locale che svolgevano le funzioni di cui all’art. 5 della L. 65/86 (Pubblica Sicurezza) oggi fondamentali nel contesto della Sicurezza Nazionale.
«A questo – afferma ancora Emanuele – va aggiunto che le Amministrazioni devono procedere al riconoscimento del bonus di 960 euro da corrispondere in quote da 80 euro mensili a decorrere dal mese di gennaio 2016 previsto dalla legge di stabilità nazionale 2016 in quanto la Polizia Locale svolge sia funzioni di “polizia di sicurezza” che di “polizia amministrativa” e quindi compiti di prevenzione e vigilanza sull’osservanza di norme e di regolamento nei settori di competenza comunale; di accertamento e di contestazione delle eventuali infrazioni; di adozione di provvedimenti sanzionatori” e che “a queste attività si aggiunge l’espletamento di funzioni di polizia giudiziaria, di polizia stradale e, in determinate circostanze, di pubblica sicurezza”».
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