Ente Porto. Fit Cisl: “L’Ente impedisce lo sviluppo delle attività commerciali e portuali»

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Stupore per la nomina di un nuovo commissario ad acta per l’Ente Porto di Messina. Ad esprimerlo è la Fit Cisl di Messina, dopo la notizia di stampa della nomina di Filippo Nasca, dirigente dell’Assessorato regionale  alle attività produttive, all’Ente Autonomo, anche se la stessa nomina dovesse essere volta “alla valutazione dei presupposti per lo scioglimento dell’Eap”.

«Non comprendiamo – affermano il segretario provinciale Manuela Mistretta e il responsabile del settore Renato Citraro − questo accanimento nel mantenere in vita l’Ente Porto. Che fine ha fatto il protocollo d’intesa del 23 aprile 2014?».

La Fit Cisl punta il dito contro la riesumazione di un Ente «amorfo, privo di risorse umane che vi lavorano e che ostacolo il generale sviluppo delle attività produttive come la cantieristisca e le attività commerciali e portuali».

Il sindacato mette in evidenza anche «lo stallo del Piano Regolatore Portuale, risalente ormai al 2005. Perché resta fermo nei cassetti della Regione?».

«Messina – affermano Manuela Mistretta e Renato Citraro – è una città mortificata che continua a sognare e sperare ancora nel rilancio della zona falcata».

La Federazione Trasporti della Cisl sottolinea, infine, che «si è in presenza di una demanialità pregiata, ma degradata ormai da tanti anni che impedisce il rilancio del water front arrecando un danno immenso a Messina e ai suoi cittadini».

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