È ancora protesta: «No al trasferimento del reparto di Medicina dal Piemonte al Papardo»

Pubblicato il alle

2' min di lettura

«I dubbi del Comitato “Salvare l’Ospedale Piemonte”, della Uil Fpl, Orsa, Snater e delle altre forze sociali erano fondati». Così Pippo Calapai, segretario generale della Uil Fpl di Messina, e Mario Macrì, coordinatore provinciale area medica della Uil Fpl Messina.

«Altro che impegni politici assunti dai deputati regionali Giuseppe Picciolo e Santi Formica e dal sindaco Accorinti – proseguono i sindacalisti – sulla salvaguardia delle Unità Operative di emergenza-urgenza del Piemonte. L’ospedale di viale Europa, a seguito della disposizione di servizio n.32528 del 29 maggio 2015, perde l’Uoc di Medicina che dal prossimo 1 giugno sarà trasferita al Papardo, con forti refluenze negative sul Pronto Soccorso Generale, perdendo di fatto la connotazione di ospedale».

I sindacalisti lanciano così l’attacco frontale alla politica «che ha difeso un disegno di legge del quale ancora oggi non si ha alcuna chiarezza e che presenta numerosi lati oscuri, al punto che i vertici delle aziende Sanitarie interessate dall’accorpamento danno numeri contrastanti sui posti letto».

«Le bugie, come ben si sa, hanno le gambe corte, altro che 12 posti letto di Medicina Interna previsti dal protocollo d’intesa firmato tra le due aziende Ircss Neurolesi e Aoor Papardo-Piemonte, di fatto inizia la chiusura dell’ospedale Piemonte. Finalmente i “grandi padri” del disegno di legge, gli onorevoli Picciolo e Formica, cui si è aggiunto il sindaco Accorinti, sono stati tutti sconfessati».

La Uil Fpl, unitamente al Comitato “Salvare l’Ospedale Piemonte”, Orsa, Snater e tutte le altre forze sociali annunciano ulteriori eclatanti iniziative «per svegliare le coscienze dei cittadini messinesi».

(415)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.