Il Comune di Messina indice un nuovo bando di gara per l’affidamento del servizio di assistenza a Casa serena: durata 2 mesi.
Insoddisfatto il sindacato Or.Sa.
“Fatta salva la regolarità – afferma in una nota Francesca Fusco, segretaria regionale Servizi e Ambiente del sindacato – sarebbe fondamentale garantire che la futura gestione resti confinata entro canoni di ordine morale ampiamente travalicati in precedenza.
La legge sugli appalti – aggiunge – indica la mancata regolarità contributiva quale elemento pregiudizievole per la partecipazione a una gara ed evidenzia l’obbligo dell’ente pubblico appaltante di controllare se i partecipanti al bando abbiano creato qualsivoglia pregiudizio a terzi nell’espletamento di un servizio affidato dalla pubblica amministrazione. Il bando in questione – continua – non inserisce alcuno dei limiti preventivi di partecipazione indicati, pertanto, risulta privo di tutele per utenza e lavoratori.
La gestione uscente – ricorda Fusco- assurse agli onori della cronaca per la scarsa qualità del servizio. E’ di pubblico dominio che l’anno scorso, nelle giornate più fredde del mese di dicembre/gennaio, gli anziani furono lasciati senza riscaldamento. Ed ancora Fusco rammenta il cronico ritardo nell’erogazione degli stipendi; per non parlare del mancato riconoscimento del TFR ad alcuni lavoratori e delle omissioni di pagamento di finanziarie, prestiti e cessioni del quinto, anche se puntualmente trattenuti in busta paga.
La non corresponsione di quanto dovuto ha causato notevoli danni ai lavoratori: iscrizione al Crif (banca dati dei cattivi pagatori) e la conseguente impossibilità di accedere ad altri crediti.
Secondo l’Or.Sa, la partecipazione alla nuova gara d’appalto deve essere “impedita a chi non ha saputo garantire la tranquillità agli utenti e ha arrecato grave pregiudizio ai lavoratori“. Per questo invita il Comune, onde evitare gli errori del recente passato, “a inserire nel bando le necessarie clausole cautelative, anche la revoca in autotutela, per evitare tristi scenari già visti”.
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