E’ indirizzata ai vertici dell’Atm la nota dall’oggetto “trasferimenti interni e avanzamenti di parametro”, i mittenti sono Sergio Burgio, segretario provinciale ferrotranvieri Or.s.a. e Carmelo Altadonna di Ugl Tpl.
Le organizzazioni sindacali, si legge nella nota, non approvano, anzi “disconoscono” i criteri adottati per le promozioni del personale contrattista e di ruolo, e anche le metodiche adottate per l’emanazione di vari ordini di servizio, anche recenti, in cui “l’azienda dispone trasferimenti interni e/o importanti avanzamenti di parametro che implicano l’impiego di risorse pubbliche, individuando i “fortunati” attraverso valutazioni strettamente personali, distanti anni luce dalle dinamiche propedeutiche alla meritocrazia”, pur citando, a giustificazione di queste decisioni, il R.D. 148 (un regio decreto, alla base del contratto dei ferrotranvieri che risale all’otto gennaio del 1931).
“Si rileva inoltre – scrivono i sindacalisti – che, a giudizio delle scriventi, la Delibera Commissariale n. 82 del 27/07/2015 contiene un proposito discriminatorio, seppure involontario, nei riguardi del personale contrattista. La sommatoria dei descritti eventi, vista da osservatori poco attenti, potrebbe avallare le affermazioni del Consigliere Comunale Nino Carreri, il quale, in una recente apparizione televisiva, ha parlato di “manciuglia” per descrivere gli interessi politico-sindacali già denotati nella vecchia gestione Atm”.
E proprio per chiarire le affermazioni del consigliere Carreri i sindacalisti scrivono: “Condividendo il percorso di trasparenza più volte dichiarato dalle SS.LL. in indirizzo, in rappresentanza delle uniche sigle sindacali che, a suo tempo, chiesero le dimissioni della precedente gestione per mettere fine alla “manciuglia”, allora definita “cogestione politico – sindacale” , reputiamo opportuno che l’Azienda inviti il Consigliere Comunale in parola ad avvalersi del ruolo che gli è proprio e riferire in Consiglio Comunale il dettaglio delle sue affermazioni chiedendo, attraverso un’interrogazione all’assessore competente, un’indagine sulla questione da lui sollevata”.
“Solo così – affermano – si può sperare che l’annunciata metamorfosi volta alla trasparenza abbandoni lo stato larvale della propaganda per trasformarsi in farfalla della concretezza”.
“Sebbene negli anni la gestione del personale – evidenziano – non abbia seguito le linee dettate dal R.D. 148, come più volte evidenziato e denunciato dalle scriventi organizzazioni sindacali, si ritiene pertinente evidenziare come in passato, qualsivoglia trasferimento/avanzamento all’interno dell’Azienda, pianificato su valutazioni personali, abbia conseguentemente innescato contenziosi i cui esiti hanno sempre visto Atm soccombente,coinvolgendo, ancora una volta, l’impiego di risorse pubbliche e aggravando il profilo economico aziendale già instabile e permeato da forti criticità”.
“In prevenzione di ulteriori contenziosi – suggeriscono – sarebbe auspicabile istituire un tavolo di concertazione sindacale per verificare il giusto fabbisogno organico, come previsto dalla Macrostruttura presentata, ma fino ad oggi poco considerata”.
“Riteniamo ineludibile – spiegano – procedere al riassetto della pianta organica aziendale attraverso una valutazione trasparente, meritocratica e imparziale dei curriculum dei dipendenti, nel pieno rispetto del dettato normativo (R. D.148 , C.C.N.L. Ecc.). Soltanto così si potrebbero destinare le maestranze ai giusti comparti aziendali, con internalizzazione di tutti i servizi e nel caso in cui fosse necessario, si potrebbe formare il personale in forza all’Azienda evitando il ricorso a “dispendiosi” soggetti esterni. Per questo – concludono – si richiede urgente incontro”.
(412)