“Messina che vorrei” è il tema del secondo incontro organizzato dall’Associazione culturale Metropolis all’hotel S. Elia. Tra i partecipanti un folto gruppo di professionisti, imprenditori, insegnanti, studenti, artigiani provenienti da diversi ambiti cittadini. Dalla conversazione, animata con da Pippo Isgrò, fino a qualche giorno fa attivo Assessore della Giunta Buzzanca, e da Giovanni Frazzica, storica presenza del centrosinistra messinese, è stato escluso qualsiasi riferimento alle elezioni regionali in corso di svolgimento. Infatti, sia gli interventi introduttivi di Isgrò e di Frazzica, sia quelli degli altri partecipanti, si sono mossi seguendo la traccia del tema che ha consentito a ognuno di esprimersi considerando la Città come patrimonio e bene comune che necessita di attenzione, anche se attualmente vive una fase di gestione straordinaria in cui sono sospesi i normali canali della rappresentanza democratica, ma in cui tuttavia gruppi di cittadini volenterosi attivi sul territorio possono farsi carico di segnalare pubblicamente eventuali priorità d’intervento all’unico organo di governo costituito dal Commissario. Molte le proposte emerse nel corso della discussione; le principali sulla sicurezza del territorio, a partire dalla pulitura e dal monitoraggio dei torrenti e l’installazione dei pluviometri. Ma in un progetto di “Città Sicura” non è immaginabile che vadano perduti, come sta invece avvenendo, importanti presidi, quali il Centro Sismico, che potrebbe chiudere, o il Centro Accertamento Tsunami, che è stato invece proposto per altra località, mentre è noto che gran parte delle vittime del 1908 fu causata proprio dalle anomale onde del mare. Tra le carenze riscontrate anche la mancata individuazione delle aree di emergenza e i ritardi nell’adeguamento sismico degli edifici, scuole comprese. Queste attività, di per sé necessarie e obbligatorie, se attuate, avrebbero come effetto collaterale anche quello di produrre occupazione, allo stesso modo con cui lo potrebbe fare una efficace politica di tutela ambientale a tutto campo, che comprenda elettrosmog, acque e territorio e che potrebbe vedere impegnati tanti giovani anche riuniti in cooperative. Accanto a questi progetti di manutenzione e di miglioramento del tessuto cittadino, vanno immaginati anche piani di più ampio respiro che tengano conto anche della posizione strategica di Messina che potrebbe certamente avere più ruolo nel campo del turismo e dei trasporti. Grande attenzione va data alla situazione sociale della popolazione messinese, in cui le fasce più basse o soggetti con problemi non hanno sufficienti coperture. Per questo bisogna prendere atto della grande attività di supplenza che svolge il volontariato rispetto alla carenza delle istituzioni e continuare a sostenerlo. Gli organizzatori hanno preso atto con soddisfazione della grande voglia di partecipazione che hanno riscontrato tra i partecipanti e si sono impegnati a confrontare le risultanze dell’incontro insieme ad altri amici nel corso di nuove assemblee per poi stilare una scaletta con delle priorità da sottoporre al Commissario.
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