“Viaggio nel gusto della dieta mediterranea“: questo il titolo del workshop che è stato ospitato nel pomeriggio di ieri al Blanco Beach Club di Messina. L’evento, organizzato da Finagricola, una delle più importanti realtà del settore ortofrutticolo nazionale, ha avuto come obietto quello di celebrare la dieta mediterranea, uno stile di vita che incorpora saperi, sapori, ricette, prodotti alimentari, coltivazioni e spazi sociali legati al territorio. Un’occasione preziosa che ha visto riunirsi professionisti della ristorazione, produttori, ristoratori e stampa.
Ma cosa vuol dire, nel concreto, adottare la dieta mediterranea? Come sottolineato durante il workshop dedicato proprio all’importanza di scegliere uno stile di vita sano, sulle nuove tendenze gastronomiche e sulla valorizzazione del prodotti che la terra ci offre, significa scegliere uno stile alimentare completo, vario ed equilibrato; consumare ogni giorno 5 porzioni di verdura e frutta fresca; svolgere abitualmente attività fisica.
Vero protagonista dell’evento è stato il pomodoro, definito un vero capolavoro della natura: bello da vedere e buono da mangiare. Nello specifico, sono state illustrate le caratteristiche e le proprietà del:
- pomodoro datterino rosso – una varietà pregiata, che si distingue per un’elevata dolcezza e una bassa acidità, che lo rende gustoso e dal sapore pieno;
- pomodoro datterino giallo – semplicemente straordinario perchè unisce un’estrema dolcezza, una bassa acidità e un colore giallo brillante;
- pomodoro pizzutello – una varietà tipica della Piana del Sele dal sapore classico e mediterraneo.
L’evento è stato impreziosito dalle degustazioni a cura di Matteo La Spada, pizzaiolo del gruppo dell’Orso di Messina, e dello chef Nino Ferreri del ristorante Limu di Bagheria, 1 stella Michelin.
La degustazione
Bruschetta al datterino: pane croccante de L’Orso, datterino rosso semi dry, pomodoro, avocado, feta, basilico, olio extravergine di oliva;
Le pizze di Matteo La Spada, pizzaiolo de L’Orso
Marinara secondo ME: pomodoro pelato in succo, crema d’aglio fermentato, cucunci, confettura di pomodoro, olio extravergine di oliva. Impasto classico.
Regno delle due Sicilie: datterino giallo in succo, foglie di cappero, alici, capperi, origano. Impasto La Duomo 3 cotture.
Caprese: pomodorini in acqua di mare, mozzarella di bufala, basilico fresco, olio extravergine di oliva. Impasto padellino.
Paradiso del pomodoro: passata di pomodoro pizzutello, cuore di bue alla brace, datterino giallo semi dry, pomodori secchi, polvere di pomodoro, basilico. Impasto Teglia.
I piatti di Nino Ferreri, Chef 1 Stella Michelin del ristorante Limu
Merluzzo a ghiotta a modo mio: merluzzo al vapore, ristretto di pomodoro Finagricola, polvere di olive, aglio nero e spuma di patata al limone verdello.
Riso in Blanco: carnaroli in bianco di pomodoro, olio nduja, crudo di gambero rosso e pomodori semi dry.
Sgombro cunzato: estratto di pane cunzato, datterino giallo e rosso di Finagricola, alici marinate, cipolla rossa e latte di primosale.
Cocktail e pomodoro: la sfida di Daniele De Carolis
Il pomodoro non è stato soltanto l’ingrediente principale dei piatti serviti durante la degustazione. Il bartender Daniele De Carolis, infatti, ha scelto il datterino giallo come protagonista di un cocktail dal sapore inaspettato, deciso ma allo stesso tempo morbido e, senza dubbio, sorprendente. «Mi sono basato sul Bloody Mary, un drink a base pomodoro. L’ingrediente che si sente di più è proprio il datterino, gli altri saranno secondari. Quindi abbiamo un estratto fresco di datterino giallo, tequila al peperoncino Cayenna, ho aggiunto un tocco di affumicato con il liquore Mescal e succo di lime. la bordatura del bicchiere è realizzata con sale aromatizzato ai fiori di ibisco e pepe rosa e un leggero tocco frizzante di pompelmo rosa. Il tutto viene servito con una foglia di cappero e un datterino giallo».
(66)
