Dopo una settimana di intrattenimento di qualità, nel segno della danza, della musica, della cultura e più in generale dell’arte, ieri sera è calato il sipario sulla prima edizione del Sud.O.Re festival. Tanti i messinesi che hanno deciso di prendere parte alla manifestazione, organizzata dal giovane art director Giulio Cassisa con il direttore artistico-danza Samuele Cardini, che ha avuto come cornice il suggestivo parco Horcynus Orca di Capo Peloro.
Ieri in chiusura, il clou della manifestazione con la performance di danza contemporanea “W Maria- a woman symphony”, di Samuele Cardini. Le 5 danzatrici Aura Calarco, Paola Fontana, Maria Parisi, Alice Risi e Michela Rosa hanno incantato il pubblico nello spettacolo ispirato alla processione della Vara, una trasposizione in chiave pop della storica festa religiosa.
Tre le compagnie nazionali che si sono esibite durante i 7 giorni del festival in performance di danza contemporanea, che hanno emozionato e a tratti commosso: La compagnia di Roberto Zappalà di Catania con la coreografa Claudia Rossi Valli, la bolognese DNA di Elisa Pagani, e Versilia Danza con il coreografo fiorentino e direttore artistico di Sud.O.Re Samuele Cardini. Una serata è stata inoltre riservata ai coreografi messinesi.
Ma la manifestazione ha condensato in una settimana diversi aspetti culturali, con la mostra pittorica degli artisti Orazio Cacciola, Serenella Costa e Nicoletta Irrera e le esposizioni di fotografie subacquee curate da Elio Nicosia ed Eugenio Micali. Un festival dalle tante anime, che ha visto protagonista anche la musica con i concerti live dei “The Jester”, del musicista messinese Luciano Panama e del pianista David Carfì. Non sono mancati i momenti di riflessione e approfondimento. La conferenza interreligiosa sulla figura di Maria di Nazaareth, che si è svolta il 10 agosto nel chiostro dell’Arcivescovado ha dato ai presenti l’opportunità di scoprire la Vergine secondo la visione dei rappresentanti di diverse confessioni religiose. La presenza dell’apneista Patrizia Maiorca, figlia del grande campione Enzo, ha infine riacceso i riflettori sulla salvaguardia dell’ecosistema marino.
Una prima edizione che ha rappresentato la novità assoluta dell’estate messinese, ma che ha tutte le carte in regola per diventare un appuntamento fisso: «Il bilancio è assolutamente positivo – ha detto l’art director di Sud.O.Re festival Giulio Cassisa- e mi auguro di poter replicare anche il prossimo anno. Le maggiori gratificazioni al mio lavoro le ho ricevute dalla gente, che ha dimostrato con la propria presenza massiccia, che anche a Messina è possibile fare cultura. Il festival è stato incentrato sulla danza contemporanea, ma ha racchiuso al suo interno tante altre sfaccettature dell’arte, probabilmente ognuno ha trovato in Sud.O.Re un motivo per parteciparvi e questo mi rende molto soddisfatto».
Sud.O.Re festival ha proposto anche un percorso formativo, attraverso masterclass di danza contemporanea che hanno registrato il tutto esaurito: «Abbiamo dovuto creare più turni rispetto a quelli previsti in una fase iniziale – ha spiegato il direttore artistico del settore danza Samuele Cardini- per soddisfare le richieste dei tantissimi giovani danzatori che hanno voluto partecipare. Ciò significa che c’era tanta voglia di mettersi in gioco in questa disciplina. La danza è espressione che va oltre la parola, è movimento del corpo e dell’anima. Il festival è stato un successo straordinario, un percorso di inestimabile arricchimento che abbiamo voluto offrire a tutti».
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