Messina. Stasera alle 20.00, a piazza Castronovo, si svolgerà la tradizionale Santa Messa ai piedi della Vara, presieduta dall’Arcivescovo Monsignor Giovanni Accolla. Un appuntamento importante e molto sentito dai fedeli che si riuniranno in preghiera ai piedi della maestosa macchina votiva.
Alle ore 21.30, invece, inizierà la nuova Passeggiata dei Giganti. Mata e Grifone partiranno da piazza Unione Europea verso piazza Castronovo, lungo la carreggiata lato mare di via Garibaldi sino al viale Giostra, per fare ritorno sulla carreggiata lato monte sino all’intersezione con le vie Cicala e Trapani, con arrivo previsto intorno alle 24 a piazza Unione Europea.
I due appuntamenti fanno parte degli eventi dell’edizione 2019 dell’“Agosto Messinese” che avrà come fulcro la processione della “Vara”, che si svolgerà come ogni anno il 15 agosto, in occasione della festa dell’Assunta.
La storia della Vara
La processione della “Vara” è una tradizione antichissima, che molti studiosi fanno risalire al XVI secolo quando l’Imperatore Carlo V d’Austria sbarcò a Messina. Per l’occasione fu costruito un enorme carro trionfale dedicato all’Imperatore e composto da personaggi viventi. Infatti, le statue degli angioletti che oggi decorano la “macchina” della Vara hanno col tempo sostituito i bambini che raramente superavano i sette anni di età.
La decisione di sostituire i personaggi viventi fu presa in seguito a diversi incidenti: il più noto si ebbe nel 700′ quando alcuni bambini caddero dalla piramide, alta circa 13.5 metri. Per ricordare l’avvenimento è stato costruito un monumento alle spalle dell’Duomo, tutt’ora esistente.
Durante la processione del giorno di ferragosto, la Vara viene trainata dai fedeli tramite delle lunghe corde. Un lavoro per niente semplice visto il peso della macchina votiva: quasi 8 tonnellate.
La leggenda di Mata e Grifone
La tradizione della “Passeggiata dei Giganti” invece, si può riassumere in una storia d’amore. La leggenda narra di un amore scoccato dall’incontro tra Mata e Grifone ai tempi delle invasioni saracene, quando Hassas Ibn-Hammar, un pirata di carnagione scura, sbarcò a Messina e si innamorò di Mata, originaria di Camaro. I due sono oggi considerati i padri fondatori della città e in loro onore sono state costruite due grandiose statue che ogni agosto, dal ‘500 ad oggi, sfilano per le vie di Messina.
Fede e religione, miti e leggende: un mix unico che rende la Vara e i Giganti due dei simboli più amati dai messinesi e dai numerosi turisti che annualmente giungono nella città dello Stretto da varie parti della Sicilia, come dal resto dello Stivale.
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