Gastronomia, mito e innovazione per la nuova serata del Natale di Messina. Dopo il successo dei pidoni di Cannata, questa sera il Laboratorio Artigianale del Gusto di piazza Cairoli avrà come protagonista l’amministrazione comunale di Piraino e vedrà ai fornelli lo chef Tindaro Ricciardo e il maestro pasticciere Rosario Di Giorgio.
Continuano così gli appuntamenti con la musica, la tradizione gastronomica messinese e lo spettacolo organizzati da Confcommercio in collaborazione con il Comune di Messina.
Il programma di oggi
Ore 17.00: appuntamento con lo Stand socioculturale. Le amministrazioni comunali di Piraino, Pettineo e Santo Stefano di Camastra, apriranno un tavolo tecnico su “prodotti tipici e turismo agroalimentare”;
Ore 20.00: al Laboratorio Artigianale del Gusto sarà protagonista l’amministrazione comunale di Piraino con l’incontro “Dalla collina del Ciclope Piracmone, Mito e Innovazione”. Cucineranno lo chef Tindaro Ricciardo e il maestro pasticciere Rosario Di Giorgio.
Il programma di domani
Ore 17.00: appuntamento con lo Stand socioculturale. Francesca Cuva presenta il libro “L’Orto di Carta”, indirizzato ai bambini e incentrato sui temi del riciclo e del rispetto per l’ambiente;
Ore 20.00: l’onorevole Elvira Amata e il sindaco di Pettineo, Mimmo Ruffino si cimenteranno in una sfida tra i fornelli al Laboratorio Artigianale del Gusto con “Messina Vale Halaesa”.
Ore 21.00: spettacolo di cabaret “Magicomio” di Francesco Scimemi. A seguire, ancora musica con Mary Gitto.
Il resoconto di ieri
L’appuntamento del 3 gennaio con il Laboratorio Artigianale del Gusto è stato dedicato ai pidoni, uno degli alimenti più conosciuti e amati della tradizione gastronomica messinese. «È difficile dire a quando risale il pidone – hanno affermato Giuseppe Di Blasi e Massimo Lo Nostro del Ritrovo Portella, protagonista indiscusso della serata – ma sicuramente fa parte della nostra cucina povera vista la semplicità degli ingredienti».
Di Blasi e Lo Nostro hanno preparato per il pubblico presente allo show-cooking i pidoni tradizionali, con e senza acciuga, ripieni di scarola, pomodoro, formaggio. «Non bisogna commettere l’errore di pensare che l’iter di preparazione sia semplicissimo – hanno spiegato – molto dipende dalla qualità dell’acqua e dalla temperatura dell’ambiente esterno, ma soprattutto dalla qualità delle materie prime. Noi da vent’anni proponiamo un prodotto casereccio, perché vogliamo che i clienti si sentano come a casa propria».
A scegliere il vino per la serata ci ha pensato, come sempre, il sommelier Roberto Raciti, che per l’occasione ha proposto un Nero D’Avola Morgana delle Cantine Zancle, sia biologico che tradizionale.
Al tavolo istituzionale erano presenti: la responsabile del settore socioculturale della Confcommercio, Sabrina Assenzio; la responsabile dei giovani imprenditori della Confcommercio, Francesca Quartarone; Nino Restuccia della libreria “Colosi”; e l’assicuratore Giuseppe Cardullo.
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