È ottobre e a Messina è di nuovo il tempo del SabirFest. Il festival della cultura e della cittadinanza mediterranea tornerà ad animare le vie e i palazzi del centro storico per quattro giorni, dal 4 al 7 ottobre, in cui si susseguiranno ben 66 eventi per grandi e piccini che spazieranno tra teatro, musica, letteratura, cinema e tanto altro ancora.
I quattro giorni del Sabirfest, fatti di eventi e di riflessioni, di seminari, laboratori e spettacoli, saranno legati tra loro da un unico filo conduttore. Il tema guida scelto per questa V edizione,“Riparare l’umano”, si pone al centro delle tante questioni aperte dei nostri tempi e guiderà il dibattito su argomenti di stringente attualità, quali: i diritti e la libertà delle donne, la migrazione, la formazione, l’economia solidale, la giustizia. Il tutto all’interno di uno scenario che spinga a vedere e vivere il luogo che abitiamo come una parte di un ambiente più ampio, quell’area del mondo unita dalle acque Mar Mediterraneo.
«Con l’umiltà e la determinazione che tutti i sensi del verbo riparare suggeriscono ed esprimono – ha spiegato in proposito Caterina Pastura del Comitato promotore del SabirFest – abbiamo cercato di proporre occasioni per riflettere sulla condizione umana a partire da qui, dai luoghi in cui viviamo, dal Mediterraneo in cui tornano pericolosamente ad alzarsi le voci di chi nomina, numera e tratta le persone come cose».
Così la città dello Stretto – ma anche Catania e Reggio Calabria, in cui si svolgeranno in contemporanea gli altri eventi del SabirFest – ripercorrerà la sua storia e attraverserà il suo presente, cercando un modo per “riparare l’umano, prendersene cura”, e lo farà grazie anche agli interventi di numerosi ospiti, associazioni e istituzioni. Un grande contributo a questa V edizione è stato dato, tra gli altri, dall’Università degli Studi di Messina, che ospiterà seminari e performance di docenti e studenti, oltre che dall’Ordine degli Architetti e dall’Orto Botanico. Da segnalare, in questo contesto, la “passeggiata botanica” a cura della professoressa Rosella Picone e del botanico e scrittore francese Benoit Vincent.
Ampio spazio sarà dato, inoltre, al SabirMaydan, momento di incontro tra attivisti e intellettuali, oltre che ai libri, cui sarà dedicata la “piazza di carta” di SabriLibri con una vasta sezione dedicata alla letteratura per bambini. La sera, invece, sarà il momento dedicato agli spettacoli e ai concerti, tra i quali si segnala, in particolare, “S’illumina”, produzione realizzata appositamente per il Festival di quest’anno.
Nonostante l’entusiasmo e la risposta delle tante realtà presenti sul territorio, l’organizzazione del SabirFest ha sottolineato come questa V edizione rischi di essere l’ultima: «Una importante nota negativa – ha segnalato il Comitato – le Amministrazioni locali hanno dimostrato freddezza o assenza, il Sindaco di Messina non si è degnato nemmeno di rispondere a una valanga di sollecitazioni. Con grande rammarico, ho il dovere di dire che, se le cose non cambiano e se non si avviano collaborazioni stabili, questa potrebbe essere l’ultima edizione di SabirFest».
Il primo appuntamento messinese è fissato per giovedì mattina, alle ore 10.30 alla Camera di Commercio di Messina con “Colpi di fulmine”, il primo dei quattro incontri programmati con gli studenti tra giornalisti e registi italiani e stranieri. Nel pomeriggio, invece, a bordo della Nave Telepass del gruppo Caronte&Tourist si terrà, a partire dalle ore 18.15, lo spettacolo “Sono incazzato bianco“, il cui ricavato verrà devoluto al Comitato nazionale contro la meningite.
Maggiori informazioni e il programma completo degli eventi sono disponibili sul sito ufficiale del festival.
Il SabirFest è stato organizzato dal Comitato Promotore composto da Mesogea, COSPE onlus, Associazione Musicale Etnea, People on the Move, Sabir srl, Officine Culturali, con il supporto di tante realtà, locali e non, tra cui figurano la Presidenza Regione Siciliana, l’Università degli Studi di Messina, l’Ersu, l’Ordine degli Architetti di Messina.
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