Messina. Dare una svolta alle attuali procedure antisismiche è stato il tema centrale della presentazione avvenuta sta mattina presso Palazzo Zanca, durante la quale è stata illustrata la prima Giornata Nazionale di Prevenzione Sismica. L’evento in programma per domenica 30 dalle 9.00 alle 19.00 nel Salone delle Bandiere del Comune di Messina, mira portare alla luce i difetti delle attuale sistema di prevenzione al fine di evitare che si possa ancora una volta verificare una tragedia come accaduto nel 1908.
«Su questo tema – racconta il Sindaco Cateno De Luca – l’Amministrazione comunale di Messina ha fatto da apripista in campo nazionale, poiché il nostro obiettivo era dare una scossa ad un sistema sbagliato. A seguito dell’ordinanza indifferibile ed urgente di chiusura delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado del Comune di Messina, emessa lo scorso 3 agosto, il Miur ha preso in considerazione le modifiche da noi richieste, diventate adesso un’accordo sottoscritto lo scorso 6 settembre in sede di conferenza unificata Stato – Regione».
In particolare è stata recepita la necessità di eliminare i bandi per l’assegnazione delle risorse comuni che verranno adesso assegnate direttamente ai Comuni. Altro elemento cardine proposto dall’Amministrazione messinese è quello di mettere a disposizione dei fondi appositi destinati ai Comuni a fondo perduto per la progettazione e realizzazione degli interventi.
«La prevenzione – ha aggiunto il Vicesindaco, Salvatore Mondello – deve portarci a riflettere e a ricordare quanto avvenuto nella città di Messina nel 1908. Lo stato dell’arte degli edifici, sia pubblici che privati, non è sicuramente eccellente anche in virtù della mutata situazione legislativa che negli ultimi 20 anni ha visto produrre tre norme, dal contenuto diverso, che hanno determinato quindi una valutazione differente degli edifici sotto il profilo sismico. Tale iniziativa nasce con l’obiettivo di promuovere la cultura della prevenzione sismica e un concreto miglioramento delle condizioni di sicurezza del nostro patrimonio.
Non si tratta però di una semplice campagna informativa, ma si procedrà con delle visite tecniche da parte di esperti del settore per valutare lo stato di salute degli edifici. Per tutto il mese di ottobre numerosi professionisti parteciperanno volontariamente al progetto, recandosi nelle abitazioni di coloro che ne faranno richiesta per dare informazioni sulla sicurezza del loro edificio, tenendo conto della tipologia dello stesso, della zona di edificazione, dell’anno di costruzione e di altre caratteristiche. Al tempo stesso si illustreranno le agevolazioni finanziarie previste per aumentare la sicurezza, con spese rimborsabili fino all’85% a carico dello Stato.
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