Ha il cofinanziamento della fondazione internazionale The Open Society Initiative for Europe e della no-profit tedesca MitOst. È presentata da Parliament Watch Italia, l’associazione costituita nel 2016 a Messina e dedicata alla sperimentazione di pratiche di Open Government. Si chiama Libellula ed è il laboratorio di monitoraggio civico della spesa pubblica locale, attivato nella sua versione pilota nella città dello Stretto.
Fondato sulla necessità di maggiore trasparenza nelle informazioni dalle pubbliche amministrazioni verso i cittadini, ha l’obiettivo di avviare una collaborazione con le istituzioni nei processi di progettazione, implementazione e controllo della spesa pubblica, settore che, dati alla mano, è caratterizzato da gravi inefficienze. “Libellula” punta a formare, nel tempo, una comunità di cittadini in grado di influenzare le politiche pubbliche sui processi di spesa al fine di prevenire corruzione e sprechi e promuovere la crescita di fiducia, coesione e capitale sociale.
Venerdì 1 marzo, con inizio alle ore 15.00, il laboratorio sarà illustrato alla cittadinanza e alla stampa nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Messina.
L’apertura dei lavori è affidata a: Giovanni Moschella, prorettore vicario dell’Università di Messina; Francesco Saija, presidente di Parliament Watch Italia; Giampaolo Cordiale, co-segretario generale della Camera delle Regioni del Consiglio d’Europa; Stefano Pizzicannella della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Gaetano Armao, vicepresidente della Regione Siciliana.
La presentazione di “Libellula” sarà curata da Giuseppe D’Avella di Parliament Watch Italia, Andrea Nelson Mauro dell’associazione onData, Carlo Vermiglio del dipartimento di Economia dell’Università di Messina.
Seguirà una sessione dedicata agli “esempi a cui guardare” in tema di monitoraggio civico, con i rappresentanti di Transparency International Italia, ActionAid, del progetto del MIUR “A scuola di Open Coesione” e dei territori in cui si stanno sperimentando pratiche di governo aperto, tra cui il Comune di Palermo, le Madonie e la valle del Fiume Simeto.
Nella parte finale dell’incontro, spazio agli interventi dei partecipanti finalizzati alla costruzione della comunità partner di “Libellula”, a cui hanno già aderito decine di soggetti locali.
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