Filarmonica Laudamo: Giulia Brinckmeier e Elisa d’Auria al Palacultura di Messina

Pubblicato il alle

4' min di lettura

Affascinante appuntamento con due fra le musiciste italiane più rappresentative per la 99ª Stagione della Filarmonica Laudamo di Messina domenica 8 dicembre 2019, alle ore 18, al Palacultura Antonello: di scena la violinista GIULIA BRINCKMEIER e la pianista ELISA D’AURIA. In programma musiche di Beethoven, Franck, Ravel.

GIULIA LUCREZIA BRINCKMEIER: figlia d’arte, inizia lo studio del violino col padre all’età di tre anni e debutta a soli sette anni accompagnata dall’Orchestra della Radio della Svizzera Italiana. Si diploma a Milano nella classe di C. Barbagelata e frequenta masterclasses con Pavel Vernikov, Ivry Gitlis, Ilya Gringolts, Keiko Wataya, Salvatore Accardo e, a Vienna, si perfeziona con Anton Sorokow, conseguendo un Master e un Magister nelle due scuole viennesi più importanti.

Vincitrice di primi premi a concorsi internazionali, (Premio Pina Carmirelli) e borse di studio (Fondazione Bösch e Thyll-Dürr di Vienna) si esibisce in importanti sale fra cui Brahms Saal del Musikverein di Vienna, Palacio Euskalduna di Bilbao, Sala Verdi di Milano, Teatro Dante Alighieri di Ravenna, Festsaal di Wiesbaden.

Suona in tutto il mondo collaborando con musicisti quali Alexandra Conunova, Stephan Kropfitsch, Anton Sorokow, Alexandr Semchuk, Con Renata Benvegnù (Duo Chromatique), insieme al violoncellista Ingrid Ruko, incide un CD per l’etichetta Giacomo Morandi Editore.

Nel 2012 diviene spalla dell’Orchestra da Camera di Imola sotto la guida, fra gli altri, di direttori quali Vladimir Ashkenazy e Alexander Lonquich. Membro della Houlencourt Soloist Orchestra a Bruxelles, collabora con le maggiori orchestre viennesi come i Wiener Symphoniker e i Tonkünstler.

Nel 2017 è vincitrice del concorso per spalla all’Orchestra Sinfonica di Bilbao (BOS) e da allora si sono intensificate le collaborazioni come spalla, tra le altre, anche per orchestre come la ORF-RSO di Vienna, la Artic Philharmonic in Norvegia e la Island Symphony Orchestra.

Suona un violino G. Antoniazzi 1885, gentilmente concesso dalla Fondazione Pro Canale di Milano.

ELISA D’AURIA, svolge attività concertistica in Europa, in Asia e in America in sale rinomate tra cui Carnegie Hall di New York; Musikverein di Vienna; Sala Verdi di Milano; Corbett Auditorium di Cincinnati; Polish Baltic Philharmonic Hall di Gdansk; Teatro Shanghai Oriental Art Center; Grande Salle du Conservatoire di Ginevra; St.Martin-in-the-Fields di Londra.

Solista dall’età di dodici anni di numerose orchestre fra cui Polish Baltic Philharmonic Orchestra, Orchestra Filarmonica di Bacau, Orquestra de Mallorca, Orquestra da Camera Galega, ha ricevuto premi in concorsi in Europa e Stati Uniti, tra cui “Hastings International Piano Concerto Competition”, “Chopin-Schumann Piano Competition”, “Anton Rubinstein International Piano Competition”.

Ha studiato pianoforte presso il Conservatorio di Milano, perfezionandosi inoltre alla Scuola di Musica di Fiesole e alla Haute Ecole de Musique di Ginevra sotto la guida di Edda Ponti, Maria Tipo, Pietro De Maria, Arie Vardi, Konstantin Bogino, Sylviane Deferne, Jerome Lowenthal e Garrick Ohlsson. Ha ricevuto i preziosi consigli di Maria João Pires.

Ha conseguito il diploma di clavicembalo e tastiere storiche con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale presso il Conservatorio G. Verdi di Milano.

Invitata presso il Tanglewood Music Center (2015), a cura della Boston Symphony Orchestra, le è stata attribuita la Bernstein Fellowship. Nella stagione 2017/18 è stata artista in residenza presso la Fondazione La Società dei Concerti di Milano, debuttando in Sala Verdi nel 2016.

Attualmente è docente di pianoforte principale presso il Conservatorio G. Verdi di Como.

Prossimo appuntamento:

un prezioso concerto al Palacultura Antonello, domenica 5 gennaio 2020, ore 18, con l’ENSEMBLE OPERA QVINTA con Fabrizio Longo violino, Irene Sirigu violino, Domenico Cerasani tiorba, chitarra barocca Marc Vanscheeuwijck violoncello in «MESSINA, GLI ANNI DI FRANCIA E SPAGNA. ‘600 IN MUSICA».

Musiche di Pandolfi Mealli, Antonio Carelio Messinese (Andrea Chiarelli), Giovan Pietro Franchi.

(142)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.