Questa settimana sono in programma due eventi speciali al Cinema Lux di Messina. Giovedì 15 febbraio, nell’ambito del Cineforum Orione si terrà il primo incontro con l’autore della stagione. Sarà, infatti, presente il regista Gaetano Di Lorenzo che presenterà al pubblico il film “Un destino migliore” in programma alle 16.30, 18.30 e 20.30.
Di Lorenzo, che sarà presente a tutte le tre proiezioni, parlerà del suo lavoro che racconta la storia Luisa, donna forte che vive il suo mestiere di insegnante come una vera vocazione. Da sempre impegnata ad aiutare gli alunni più bisognosi, augura a tutti i suoi allievi, spesso vittime degli ambienti malavitosi in cui vivono “Un destino migliore”. In una scuola media di periferia, Luisa ha incontrato, anni prima, Giovanni, ragazzo volenteroso che ha abbandonato gli studi, dopo che il padre è stato condannato per omicidio. Luisa decide, allora, di dare ripetizioni private al ragazzo, finito agli arresti domiciliari, affinché possa diplomarsi con la speranza di toglierlo dalla strada e regalargli un avvenire diverso. Compito assai complicato, viste le reticenze del ragazzo, il suo carattere indomito e le sue pericolose amicizie.
Prima del film verrà proiettato il cortometraggio “Chiara Zyz – Un fiore nel cuore di Palermo”, sempre diretto da Di Lorenzo e prodotto da Francesco Torre per Associazione Arknoah, presentato in concorso al Festival di Venezia.
Venerdì 16 febbraio sarà invece inaugurato il nuovo concept Lux Arte, che ha la direzione artistica di Simone Caliò e prevede un percorso di valorizzazione di artisti visivi in dialogo con grandi opere cinematografiche del presente e del passato. Il progetto si svolgerà nei prossimi cinque mesi ed ogni artista coinvolto presenterà un film.
La prima artista ad esporre sarà Ester Rizzelli. Il vernissage è in programma alle 18.30 e, alle 19.00, è in programma la proiezione del film “Daliland”. La mostra di Ester Rizzelli sarà visitabile fino al 9 marzo.
Gaetano Di Lorenzo – Note biografiche
Gaetano Di Lorenzo nasce a Palermo il 27 novembre 1977. Si forma sul campo come film-maker indipendente producendo e dirigendo diversi documentari e cortometraggi che analizzano il tessuto sociale e i fatti storici della Sicilia. Nel 2010 il Museo del Cinema di Torino gli dedica una retrospettiva. Sempre nel 2010 una selezione delle sue opere viene proiettata anche al Museo Jeu de Paume di Parigi. Nel 2015 realizza “A proposito di Franco”, documentario di lungometraggio dedicato all’avventura umana e professionale di Franco Indovina, che viene proiettato in anteprima a Bologna nell’ambito del “Biografilm Festival 2015”, viene premiato con l’Efebo d’Oro e come Miglior Documentario in concorso al “San Giò Verona Video Festival”, allo “Sciacca Film Festival” e inoltre candidato alla settantesima edizione dei Nastri d’Argento. Tra le ultime opere realizzate si segnala il documentario “A prescindere…Antonio de Curtis”, dedicato al grande Totò, attualmente disponibile su Amazon Prime Video.
Ester Rizzelli – Note biografiche
Ester Rizzelli, salentina, è laureata in giurisprudenza a Modena. Si trasferisce in Sicilia nel 2000 ed è qui nell’isola che scopre la passione per la pittura. Frequenta lo studio d’arte del maestro Enzo Celi e poi lo studio del maestro Simone Caliò. Partecipa a varie collettive, tra le quali: “L’isola nel piatto – 2017 “, “Una galleria d’arte sotto il cielo di Catania – 2020 , “ Pergamene d’ artista – 2020” , “ Trofeo città di Lecce – 2023 “. Continua a dipingere per passione, dividendosi tra la sua amata Sicilia e la Puglia. La sua vocazione espressionista attinge ai colori forti e accesi della sua tavolozza. “Nacquero due Frida in quel luogo, in quel momento, la prima la donna indipendente tormentata dall’agonia, dall’amore, la seconda è l’artista libera dalle sue costrizioni fisiche. Non mi aspetto nulla dal mio lavoro se non la soddisfazione che traggo esprimendo ciò che altrimenti non potrei dire a parole”. In questo pensiero della pittrice messicana, che Ester ama profondamente, si riconosce un po’ nel suo vissuto, anche lei, come Frida, non avendo avuto una formazione tradizionale sostiene che a guidarla sia esclusivamente il suo sentimento e la sua vita.
(213)