Anche per l’estate 2022, a Santa Teresa di Riva torna Zabut, Festival Internazionale di corti d’animazione, organizzato dall’associazione Taglio di Rema. Dal 28 al 31 luglio, infatti, il Parco Unità d’Italia ospiterà la settima edizione della rassegna siciliana dedicata ai cortometraggi “disegnati”.
Saranno 27 le opere proiettate durante le prime tre serate, provenienti da 17 paesi, con un new entry: la Palestina. «Il concorso di questa edizione – dicono gli organizzatori – presenta ben 11 prime italiane e una prima mondiale. I cortometraggi, realizzati con le tecniche più varie, ci narrano il mondo di oggi: la società dei consumi, la famiglia e i rapporti genitori figli, il mondo del lavoro e le sue trasformazioni».
Zabut Festival 2022
Anche quest’anno saranno diversi gli ospiti dello Zabut Festival; Nico Bonomolo, per esempio, che presenterà fuori concorso “Maestrale”, già vincitore di un David di Donatello, come miglior cortometraggio italiano 2022. «”Maestrale” – dice il regista – è un film che parla del bisogno di vita nuova e lo fa attraverso una narrazione in cui il disegno, spesso rarefatto e in bianco e nero, insieme ad una dimensione temporale sospesa, concorrono a delineare una dimensione onirica che apre la rotta a differenti interpretazioni». A decretare i vincitori della settima edizione di Zabut, invece, saranno: Elena Chiesa, Eric Rittatore e Cristiano Travaglioli.
Tutti i corti d’animazione di Zabut:
- “Ailin on the moon” di Caludia Ruiz, Argentina
- “Winter Wind”, di Jeremy Andriambolisoa, Théo Duhautois, Quentin Wittevrongel, Alicia Massez, William Ghyselen, Thomas Dell’Isola Franciam, Argentina (Opera prima)
- “When i am sad” di Lilit Altunyan, Armenia
- “Yallah!” di Nayla Nassar, Edouard Pitula, Renaud de Saint Albin, Cécile Adant, Anaïs Sassatelli, Candice Behague, Armenia (Opera prima)
- “Object of life” di J- ack James Parry, Australia
- “Lunch Break”, di Reinout Jan Swinnen, Bram Van Rompaey, Belgio (Prima italiana)
- “The night watch” di Julien Regnard, Belgio (Prima italiana)
- “The hangman at home” di Michelle e Uri Kranot, Danimarca
- “Metallo” di Mikhal Bak, Francia
- “Mondo domino” di Suki, Francia
- “Night train” di Sofia Gutman, Francia (Prima italiana)
- “Saint android” di Lukas von Berg, Germania (Prima italiana)
- “A night at the cemetery” di Stelios Polychronakis, Grecia
- “Playground” di Samaneh Asadi, Iran (Prima mondiale)
- “A journey with my dad” di Mor Israeli, Israele (Prima italiana)
- “Cokelicops” di Orianne Leparmentier, Loïc Guillou, Lambert Dothée, Felix Sikora, Elie Boudalier, Israele (Opera prima)
- “Cromosoma x” di Lucia Bulgheroni, Italia
- “Promised land” di Andrea Pierri, Italia
- “Where the stone will fall” di Beatrice Pucci, Italia
- “Peek-a-boom” di Maya Zankoul, Toni Yammine, Libano (Prima italiana)
- “Night” di Ahmad Saleh, Palestina (Prima italiana)
- “Your bad animals” di Ido Shapira, Amit Cohen, Palestina (Prima italiana)
- “Do not feed the pigeons” di Antonin Niclass, Regno Unito (Prima Italiana)
- “Ned” di Sharon E Sorensen, Regno Unito (Prima italiana)
- “Umbrellas” di Jose Prats, Alvaro Robles, Spagna
- “Girl in the water” di Shi-Rou Huang, Taiwan (in foto)
- “Game” di Önder Menken, Turchia
A questo link la nostra guida ai festival, in Sicilia, dedicati al cinema.
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