Pittura colorista, musica, segno empatico, forma, luce, ombra, recitazione: questo connubio di arti figurative e arti performative debutterà lunedì 26 dicembre, a partire dalle ore 16:00, a villa Melania, in via Incoronata 14 Pistunina a Messina, dove si terrà l’evento della Fondazione Salonia “Il fuoco dell’arte”. Un happening pittorico che vedrà coinvolti artisti, attori e musicisti impegnati nella creazione di una grande opera d’arte che sarà poi distrutta.
Nove pittori messinesi parteciperanno a questo processo circolare di costruzione e de-costruzione del “fare pittorico” in una grande tela: Dimitri Salonia, Francesco Bavastrelli, Lidia Monachino, Carmen Crisafulli, Bruno Samperi, Pippo Nania, Pino Coletta, Angela Salonia e Felice Ruggeri. Chiunque potrà assistere a titolo gratuito a questa estemporanea.
Il presentatore della serata, il regista e attore Eros Salonia, reciterà dei versi sull’Arte e le forme di vanità fatue del mondo, invitando a riflettere sulla caducità dei valori contemporanei, caducità che raggiungerà l’apice con la distruzione dell’opera. Sarà infatti un misterioso “guardiano” del fuoco, a bordo di una carrozza storica (messa a disposizione per l’occasione dalla famiglia Molonia), ad accendere i due bracieri che serviranno a polverizzare la grande tela realizzata dagli artisti nel fuoco.
L’obiettivo de “Il fuoco dell’arte” è quello di stimolare riflessioni sulle nuove rappresentazioni finte e guidate della contemporaneità, dalla realtà virtuale al Metaverso, che creano mondi immaginari e li distruggono a piacimento, spesso secondo le volontà degli establishment economici. Come la crisi e l’aumento indiscriminato dei prezzi, che sono in alcuni casi, una narrazione utilizzata soprattutto per creare delle speculazioni e poi risolverle, con lo scopo primario di far nascere un nuovo paradigma dominante.
La manifestazione vuole denunciare queste false visioni della realtà ed è organizzata dalla Fondazione Salonia in collaborazione con gustalarte.it e Salotto Fellini, che offrirà zibibbo e piparelli alla fine della rappresentazione.
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