Un “teatro mobile”, itinerante, che per le sei circoscrizioni di Messina racconterà “Scilla e Cariddi”, ma anche un laboratorio multidisciplinare che coinvolgerà soprattutto i più giovani: questo “Periferie artistiche”, il progetto presentato stamattina e promosso da DAF project, nell’ambito della programmazione Periferie del Comune di Messina con il sostegno del Ministero della Cultura.
A presentare l’iniziativa, il Presidente della II Circoscrizione Davide Siracusano, padre Sergio Siracusano, parroco della parrocchia/oratorio “Sacra Famiglia” del CEP e direttore dell’Ufficio diocesano per i problemi sociale e il lavoro, Angelo Cavallaro dirigente dell’I.C. Catalfamo, Angelo Campolo regista e ideatore del progetto e Giuseppe Ministeri direttore di DAF Project, e l’assessore allo Sport e allo Spettacolo, il vicesindaco Francesco Gallo.
A spiegarci precisamente cos’è “Periferie artistiche” è stato Angelo Campolo: «È un progetto multidisciplinare che riguarderà la produzione di uno spettacolo che circuiterà in tutti i quartieri della città, lo spettacolo si chiama “Scilla e Cariddi” e sarà realizzato a bordo di un teatro mobile, un furgone che sarà trasformato in palcoscenico teatrale e girerà tutta la città da Sud a Nord. È anche e soprattutto però un laboratorio multidisciplinare frutto di un’alleanza programmatica tra enti diversi che porterà alla realizzazione di tanti laboratori di teatro musicale e danza nelle periferie. Il centro del progetto sarà la II Circoscrizione e in particolare Villaggio CEP. Il laboratorio partirà il 29 settembre e sarà aperto a tutti i ragazzi che vorranno partecipare». Protagonisti saranno quindi i ragazzi, messinesi e stranieri.
Soddisfatto dell”iniziativa, il presidente della II Circoscrizione, Davide Siracusano: «Chiamerei questo progetto “decentramento artistico”. Di solito queste iniziative vengono incardinate nei teatri principali, quelli del centro città, invece qui si parte dalle periferie, ed è un fattore molto importante. Saranno coinvolte in prima linea la scuola e la parrocchia, realtà che nel territorio di villaggio CEP non sono mai mancare».
La scelta di partire proprio dalla II Circoscrizione – zona particolarmente segnata da indici di disagio giovanile, microcriminalità e dispersione scolastica (report Caritas 2020), aggravatisi negli ultimi anni anche a seguito della crisi pandemica – e di privilegiare poi le periferie alle aree più centrali, nasce dalla voglia di coinvolgere soprattutto i più giovani utilizzando il teatro non come un fine ma come uno strumento sociale, di apprendimento ma anche di inclusione. «Per noi è molto importante coinvolgere le periferie, la nostra idea è di usare il teatro come strumento più che come obiettivo, creando un’alleanza programmatica tra enti che parlano lingue diverse e stando in ascolto del territorio, cercando di capire realmente ciò di cui c’è bisogno. Stare nelle periferie significa per noi stare in ascolto».
Il progetto “Periferie artistiche”, però, nasce nell’ambito di un bando lanciato dal Ministero per aumentare l’occupabilità dei lavoratori dello spettacolo: «Vogliamo dare continuità all’occupabilità dei lavoratori dello spettacolo – spiega Giuseppe Ministeri. La pandemia ha messo in luce quanto questa categoria sia indifesa, tant’è che non la si è potuta aiutare, a differenza di altre. L’obiettivo è dare condizioni di lavoro normali, regolari, continue a questo mondo. DAF ha già fatto la sua parte con delle prime assunzioni, e ne farà altre nei prossimi mesi».
Da lunedì 26 settembre inizieranno all’interno dell’oratorio della parrocchia “Sacra Famiglia” di villaggio CEP le prove dello spettacolo “Tra Scilla e Cariddi”, con gli attori Nunzia Lo Presti e Antonio Previti, diretti da Angelo Campolo (scene e costumi di Giulia Drogo). Il laboratorio multidisciplinare, invece, prenderà il via giovedì 29 settembre, e sarà diretto da una squadra di esperti, ovvero Alessio Piazza, Giovanna Mangiù e Lucia Portale, attrici e pedagoghe, insieme a docenti delle associazioni “Coro Lirico Siciliano” e “Alice – scuola di danza”, docenti di “Universiteatrali” dell’Università degli Studi di Messina, “COSPECS” che terranno masterclass e incontri tra i ragazzi ed ospiti/artisti di rilevanza nazionale. Il progetto “Periferie Artistiche” si concluderà a fine dicembre.
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