È la prima alba post covid alla Valle dei Templi ed è la prima alba organizzata da CoopCulture. Sono 350 i visitatori che hanno preso parte allo spettacolo naturale all’interno del Parco Archeologico di Agrigento. Durante la notte, archeologi e isole teatrali per raccontare “Il risveglio dell’umanità” dopo la pandemia. Questo il primo appuntamento, ma già le date per i successivi sono fissate.
La Valle dei Templi è stato il primo Parco Archeologico ad essere certificato covid free, con un aumento dell’82 % in più rispetto al 2019. «Un pubblico disciplinato, attento, rispettoso del sito ma anche delle norme di sicurezza imposte».
Svegliarsi all’alba
Uno spettacolo senza paragoni, quello dell’alba alla Valle dei Tempi. Una notte intera – messa in piedi da CoopCulture – trascorsa all’interno del Parco Archeologico. «Una notte illuminata soltanto da una falce di luna, alle prime luci dell’aurora, poi al sole che nasce e illumina i templi che sembrano balzare fuori dalla notte».
Tra i performer anche gli attori del Teatro Pirandello, guidati da Gaetano Aronica e Giovanni Volpe. Le letture di Pasolini, Sciascia, Camus, per raccontare «un mondo che dopo il lockdown si è ritrovato senza punti di riferimento sociali, politici, identitari». Prossimo appuntamento con Sebastiano Lo Monaco e l’Iliade di Omero.
Mai sazi di albe, il programma dell’Alba alla Valle dei Templi
L’alba alla Valle dei Templi è solo la prima di una serie di albe organizzate da CoopCulture. Prossimi appuntamenti:
- 16 agosto con Gaetano Aronica
- 18 agosto con Sebastiano Lo Monaco
- 19 agosto con Sebastiano Lo Monaco
- 23 agosto con Gaetano Aronica
- 30 agosto con Sebastiano Lo Monaco
«È un risultato eccezionale a cui guarda con soddisfazione il Governo Regionale che punta ad aprire i luoghi della cultura oltre gli orari convenzionali – interviene l’assessore ai Beni Culturali e all’Identità siciliana, Alberto Samonà.
L’offerta culturale in Sicilia è di alto livello e sta dando frutti importanti. Le albe nella Valle dei Templi con il “tutto esaurito” sono poi segno che sempre più persone apprezzano le novità e cercano un’esperienza emozionale, in cui natura e cultura diventano un tutt’uno.»
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