Teatro Vittorio Emanuele. Palazzo Zanca si sta impegnando a reperire le risorse necessarie per ripristinare il contributo del Comune alle attività dell’EAR (Ente Autonomo Regionale), previsto dalla legge istitutiva.
Sebbene si siano fatti dei passi avanti, le sorti dell’Ente Teatro continuano a essere in bilico. Dopo l’annuncio dello scorso novembre della mancata concessione dei Fondi FURS e la presentazione di una stagione teatrale “ristretta”, è stato avviato un dialogo con la Regione al fine di salvare le sorti del principale Teatro di Messina.
«Pur trattandosi di un contributo quasi mai concesso negli ultimi quindici anni – sottolinea l’assessore alla Cultura, Federico Alagna – a esclusione dei 50 mila euro del 2004 e dei 100 mila euro del 2013, e nonostante le difficoltà finanziarie del Comune, il nostro impegno su questo fronte è massimo».
Alagna, nell’ambito del bilancio di previsione 2018/2020, si dichiara pronto a fare anche l’impossibile: «Non abbiamo nessuna pendenza con l’Ente Teatro né alcun obbligo in merito alla somma da versare, a differenza di quanto afferma qualcuno, non essendo mai stato quantificato il contributo previsto dalla legge istitutiva – specifica l’Assessore. Ma vogliamo fare comunque il possibile e l’impossibile per trovare le risorse necessarie, in maniera congrua alla situazione di difficoltà in cui versa l’EAR, come precisa scelta politica a sostegno del principale teatro della nostra città».
Dallo scorso 8 gennaio 2018, data dell’incontro tra i vertici dell’Ente Teatro e l’assessore regionale a Turismo, Sport e Spettacolo, Sandro Pappalardo, l’Amministrazione sta monitorando, di concerto con l’EAR, la questione del contributo FURS (Fondo unico regionale per lo spettacolo): «Siamo soddisfatti – prosegue l’assessore Alagna – di queste nuove interlocuzioni, tanto sui contributi FURS, quanto sulla questione del personale, e attendiamo fiduciosi le determinazioni della Regione, alla luce degli impegni assunti».
Ma, aggiunge l’Assessore alla Cultura, tutto questo potrebbe non bastare: «Anche riuscendo a concedere il contributo comunale – specifica – la cui quantificazione, nelle rare volte in cui è stato concesso, è sempre stata poco più che simbolica, l’elemento di vera, reale e profonda criticità per ciò che concerne la situazione finanziaria dell’EAR, continua a risiedere nella progressiva diminuzione di fondi ben più consistenti, ovvero il contributo ordinario stanziato dalla Regione, passato dai 7,328 milioni di euro del 2010 ai 2,904 milioni di euro del 2018. Vale a dire 4,424 milioni di euro in meno nel giro di otto anni».
«Ci aspettiamo – conclude Alagna – un’inversione di rotta su questo fronte, anche alla luce dell’evidente disparità nel raffronto tra il contributo ordinario regionale pro capite destinato alla nostra città e quello concesso a Catania e a Palermo, rispettivamente 14, 21 e 24 euro per abitante».
Tutti questi aspetti, fa sapere l’Assessore, saranno oggetto di interlocuzione tra l’Amministrazione comunale, l’Ente Teatro e la Giunta regionale nelle prossime settimane.
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