Diciotto minuti di applausi finali hanno decretato il trionfo della prima di Rigoletto al Teatro Antico di Taormina, titolo inaugurale della stagione lirica diretta da Enrico Castiglione, che ha firmato la regia teatrale e televisiva, nonché la spettacolare scenografia del nuovo allestimento. Bissata, come non accadeva da tempo, il “Sì, vendetta” che chiude il secondo atto. Ed è già caccia al biglietto per la rappresentazione del 9 luglio, per la quale si annuncia il tutto esaurito e che sarà trasmessa “live” in centinaia di cinema dotati di sistema ad alta definizione: in Italia attraverso il circuito di Microcinema (www.microcinema.eu); in Europa, negli Stati Uniti e nel resto del mondo da Rising Alternative (www.risingalternative.com). Grazie alla diretta Rai via satellite, si stima che oltre 700 sale cinematografiche, a partire dalle 21.30 ora italiana, proietteranno lo spettacolo sui loro maxischermi in tempo reale, o in differita, in base al fuso orario. Un importante risultato, in omaggio al bicentenario verdiano, il concepito per la fruizione di un pubblico cosmopolita, a Roma come a New York, a Londra come a Berlino.
Applausi calorosi hanno sottolineato la sontuosità dell’allestimento e il valore del cast, formato da autentiche star della lirica. A conquistare il pubblico il piglio drammatico del baritono Carlos Almaguer, mirabilmente compenetrato nel ruolo del buffone gobbo; il timbro nobile del tenore Gianluca Terranova, noto al pubblico televisivo quale protagonista della fiction Rai “Caruso, la voce dell’amore” e qui elegante e focoso Duca di Mantova, suo cavallo di battaglia. E ancora hanno colpito nel segno lo spessore canore ed interpretativo dell’appassionata Gilda disegnata dal soprano Rocio Ignacio e l’incisivo Monterone del basso Gianfranco Montresor. Di rilievo le prove di Emanuele Cordaro (Sparafucile) e Chiara Fracasso (Maddalena). Compatta e ben equilibrata l’Orchestra Sinfonica Bellini del Conservatorio di Palermo, diretta con autentico spirito verdiano da Gianluca Martinenghi. Di qualità anche l’intervento del Coro Lirico Siciliano istruito da Francesco Costa. Una menzione speciale per l’allegoria orgiastica delle corti rinascimentali, rievocata nei costumi di Sonia Cammarata, che dal 2004 forma con Enrico Castiglione una collaudata coppia teatrale.
Oltre alla diretta nelle sale cinematografiche, l’operazione vede la Rai impegnata su più fronti: Rigoletto sarà infatti trasmesso da Rai 5 martedì 16 luglio alle 21.15, e successivamente da Rai Uno nell’ambito della programmazione lirica curata da Gigi Marzullo.
Enrico Castiglione propone un viaggio-incubo nel labirinto dei sentimenti: «Nel mettere in scena per la prima volta Rigoletto, a mio avviso la più drammatica tra le opere di Giuseppe Verdi, sul palcoscenico del Teatro Antico di Taormina, non ho mai pensato, neanche per un attimo, ad un’impostazione classica della regia e soprattutto della scenografia, ricreando gli ambienti tradizionali dentro cui si struttura l’infelice vicenda del buffone di corte Rigoletto e di sua figlia Gilda, ma fin dalla prima idea ho subito voluto “rinchiudere” le loro passioni e i loro sentimenti in un vero e proprio labirinto, molto evidente, marcato e direi fatale nella sua composizione. Il labirinto è un simbolo che ricorre frequentemente nella storia dell’umanità, utilizzato come archetipo di evoluzione in ogni civiltà: concetto essenziale e al contempo esempio concretamente figurativo con il quale fin dall’antichità l’uomo ha tentato di spiegare l’origine del mondo, la centralità della vita, la lotta tra il bene e il male. Ma è nel mito greco che il labirinto assume il significato di una prigione da cui non si può sfuggire, prigionieri come siamo delle nostre pulsioni e dei nostri desideri, prim’ancora che delle nostre passioni e dei nostri sentimenti, esprimendo in maniera sintetica ma efficace la lotta perenne tra il desiderio della carne e l’afflato dello spirito che anima i nostri rapporti e la nostra esistenza. Così è per il Duca di Mantova con la sua orgiastica ricerca del piacere e Gilda con il suo puro ed ingenuo anelito d’amore che si trasforma in sacrificio estremo. Di ciò si sostanzia la contrapposizione tra il Conte Monterone e la figlia disonorata, Rigoletto e la figlia Gilda, entrambi vittima di maledizione. È sulla base di questo pensiero che ho inserito i personaggi e lo sviluppo dell’intera vicenda nel labirinto della vita, dove i percorsi dei sentimenti, sempre tortuosi ed impervi, portano inevitabilmente l’uomo ad annientarsi quando è abbandonato dall’amore, in una continua contrapposizione tra l’amore che tutto anima e la sua negazione che tutto distrugge».
La stagione lirica al Teatro Antico vede in programma altre due produzioni realizzate dalla coppia Castiglione-Cammarata. Nel 150° anniversario della nascita di Pietro Mascagni non poteva mancare a Taormina un nuovo allestimento del suo capolavoro assoluto: Cavalleria rusticana. Sul palcoscenico, l’8 e il 12 agosto, altre stelle internazionali: Daniela Dessì al debutto nel ruolo di Santuzza, Fabio Armiliato (Turiddu), Giuseppina Piunti (Lola), Maria José Trullu (Mamma Lucia) e Alberto Gazale (Alfio). Nella stessa ideale “piazza” siciliana del Teatro Antico, il 10 e il 14 agosto, si svolgerà la vicenda tragica che innerva Pagliacci, il capolavoro operistico di Ruggero Leoncavallo, per la prima volta in scena a Taormina. Il protagonista Canio è interpretato da una star mondiale come Piero Giuliacci, insieme a Chiara Taigi (Nedda), Giovanni Di Mare (Tonio), Giuseppe Distefano (Arlecchino). Per entrambe le opere ritorna il Coro Lirico Siciliano guidato da Francesco Costa; l’Orchestra Sinfonica del Festival Euro Mediterraneo sarà diretta da Luiz Fernando Malheiro.
Di rilievo anche le serate di danza, tra cui, il 22 agosto, l’atteso gala di Eleonora Abbagnato con le stelle dell’Opéra di Parigi, il cui corpo di ballo nel 2013 compie 300 anni di vita. Insieme alla danzatrice palermitana, nominata étoile in seno alla compagnia francese, danzeranno Nicolas Le Riche, Claire Marie Osta, Benjamin Peche e ancora Amandine Albisson-Pivat, Héloïse Bourdon, Alexandre Gasse, Aurélien Houette, Allister Madin, Alice Renavand.
Ampio spazio altresì ai prestigiosi concerti sinfonico-vocali, a partire dai “Carmina Burana” (in accoppiata con “Cavalleria rusticana”) l’8 e il 12 agosto. Seguiranno il “Bellini Verdi Wagner Opera Gala” (7 settembre) e l’appuntamento con il violinista Shlomo Mintz (9 settembre), entrambi in collaborazione con la quinta edizione del Festival Belliniano di Catania.
(118)