Sarà una rassegna cinematografica all’insegna dei grandi nomi del cinema internazionale la sessantunesima edizione del Festival del cinema di Taormina, ma, sopratutto, sarà un’edizione low cost.
A presentare, nel corso di una conferenza stampa nella sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele, la rassegna taorminese, insieme a Tiziana Rocca, anche Michel Curatolo, membro del comitato artistico del Festival, Maurizio Puglisi, presidente del Vittorio Emanuele, Nino Saija, sovraintendente dell’ente Teatro, Filippo Romano, commissario straordinario della Provincia Regionale di Messina e il sindaco, Renato Accorinti.
Una manifestazione cinematografica che, anche quest’anno, debutterà nella città dello Stretto, venerdì 12 giugno all’interno del foyer del Teatro Vittorio Emanuele, con una serata preinaugurale di beneficenza, il cui ricavato verrà interamente devoluto al Cirs di Messina, associazione che si occupa del reinserimento sociale e lavorativo di donne vittime di violenza.
“Le origini del Festival appartengono a questa città – ha esordito Tiziana Rocca – ed è giusto che, anche se solo in parte, la rassegna torni nella città che le ha dato in natali. Il Festival negli anni ha saputo imporsi e riacquistare credibilità nel panorama internazionale, grazie a un lavoro attento e capillare, nel quale io ho creduto e continuo a credere”.
Otto giornate dedicate al cinema e uno sforzo organizzativo che la manager napoletana rivendica con orgoglio: “Organizzare una rassegna cinematografica richiede impegno e dedizione – ha spiegato – un anno di lavoro intenso fatto di contatti con gli sponsor, con le imprese cinematografiche, con l’allestimento della programmazione. Dietro un festival c’è un lavoro incredibile, reso ancora più complesso dalla crisi economica, ma il Taormina Film Fest andava fatto. Non c’erano se o ma per me, e così ho messo in moto tutta una serie di conoscenze e di rapporti personali, che ho costruito negli anni, per rendere questo appuntamento possibile. Certo ci sono più sponsor rispetto al passato, perché anche in questo settore si respira la crisi, ma sia chiaro – ha puntualizzato la Rocca– non sarà un edizione sottotono, al contrario”.
L’importanza di ripartire da Messina, non solo come gesto simbolico ma anche come progetto sul quale tornare ad investire, è stata ribadita anche da Michel Curatolo: “Nonostante la sede fisica della rassegna rimanga quella taorminese – ha spiegato l’esponente del comitato artistico del Festival – l’impegno della macchina organizzativa è quello di riportare il clima della manifestazione anche a Messina, di concerto con l’amministrazione della città. La preapertura in riva allo Stretto quindi, non è solo simbolica: ricominciare da dove tutto ha avuto inizio ha un valore affettivo inestimabile, perché Messina ha voglia di cinema e nostalgia per un passato che ha visto giungere in città i nomi più prestigiosi del panorama nazionale ed internazionale”.
Storia, cultura, tradizione e modernità e un focus sul significato di “isolanità”, sono i temi che caratterizzeranno la sessantunesima edizione del Festival taorminese: “Il Taormina Film Fest torna ad essere una rassegna internazionale all’insegna della tradizione ma, allo stesso tempo, anche di una rinnovata modernità. Parola chiave di questa sessantunesima edizione sarà il tema dell’“isola”, che però non significa isolazionismo – ha spiegato Iacopo Mosca del comitato artistico – la Sicilia è una terra con una grande storia; crocevia di popoli, culture, tradizioni e linguaggi che hanno saputo legarsi anche sotto il profilo cinematografico. Eterogeneità dalla quale il Festival prenderà slancio, con momenti che vedranno protagonista il cinema cubano, il teatro etnico e la cinematografia americana”.
Sui costi della rassegna si è invece soffermato il commissario della Provincia regionale di Messina, Filippo Romano: “Con me – ha esordito ironico – si smette di parlare di cose piacevoli e si apre la parentesi più tediosa, ma non meno importante, quella dei costi. Questo Festival non avrebbe dovuto nascere, per le gravi condizioni economiche nelle quali versano la Regione Sicilia, la Provincia regionale e il Comune di Messina, interessato quest’ultimo da procedure di riequilibrio, eppure, nonostante le evidenti difficoltà economiche, la rassegna ha trovato la forza e le energie sufficienti per non mancare al suo sessantunesimo appuntamento: grazie all’impegno e alla tenacia di Tiziana Rocca. Una sponda solida, che ha saputo attrarre e coinvolgere nel progetto Festival sponsor e attori di fama mondiale”.
Un milione di euro: è questa cifra del Tao Film Fest. Un importo che verrà interamente finanziato da privati.
Una cifra inferiore, rispetto ai costi delle precedenti edizioni, che però non ha in alcun modo oscurato il prestigio del Festival: “Tra gli ospiti internazionali della sessantunesima edizione – ha sottolineato Romano – Richard Gere, Susan Farandon, Patricia Arquette e Rupert Everett. Star americane che hanno accettato di presenziare al Festival arrivando in Sicilia, non con un jet privato, ma con semplice biglietto di prima. Un lavoro sinergico, capitanato dall’instancabile Tiziana Rocca, la migliore ambasciatrice di questo Festival, che è la dimostrazione che, anche in un momento di crisi e di razionalizzazione delle spese, si può fare cultura, si può fare spettacolo”.
Riflettori puntati sul ruolo della cultura anche nell’intervento di Renato Accorinti: “L’arte nutre l’anima e le coscienze, anche nei momenti più difficili. Le nazioni più intelligenti, in questi anni di crisi mondiale, non hanno tagliato sulla cultura, al contrario, su questa hanno triplicato il proprio impegno. Ed è questo quello che anche noi, nonostante i debiti ereditati, proviamo a fare. Lo Stretto è un patrimonio che vogliamo far conoscere. Messina sta rinascendo, e noi andiamo avanti, nonostante le difficoltà”.
Un parterre ricco, quella della sessantunesima edizione, sul palco anche Claudio Bisio, Claudio Santamaria, i fratelli Vanzina, che presenteranno il loro ultimo film, Raul Bova, Ricky Memphis, Lola Ponce, Giovanna Ralli, che riceverà il premio alla carriera, Giulia Michelini, Marco Bocci, Marco Tardelli, Cecilia Peck, Teo Teocoli, Francesca Archiburgi, Gabriele Salvatores, Caterina Murino, Sergio Rubini, Anna Valle, Francesco Arca, Carolina Di Domenico, Francesca Chillemi, Alexandra Dinu, Serena Rossi e, per i più piccoli, le Winx della Disney.
Madrina dell’evento sarà Asia Argento.
Tiziana Rocca dunque, vince la sua sfida e, a Franco Cicero, del sindacato Giornalisti Cinematografici, che le chiede: “Tiziana, ma chi te lo fa fare”? la manager napoletana risponde così: “Mi sono innamorata di Taormina e da donna non riesco a tirarmi indietro di fronte ad una sfida. Credo in questo Festival, credo in questa terra. E’ un rischio imprenditoriale che mi sono assunta, ma i risultati mi stanno dando soddisfazione”.
Emma De Maria
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