La storia d’amore più popolare di ogni tempo e luogo sarà oggetto del bando di prossima pubblicazione per partecipare al nuovo laboratorio di ricerca teatrale della compagnia Daf-Teatro dell’Esatta Fantasia, presieduta da Giuseppe Ministeri. A partire da maggio prenderà il via la prima parte del progetto “Romeo, Giulietta e la Città”. Saranno tre i percorsi artistici, e riguarderanno la recitazione, la scenografia e la scrittura. «Si tratta di una sfida, ovvero di attraversare la vicenda dei due giovani amanti per indagare un’altra grande protagonista del testo: la città — raccontano Annibale Pavone e Angelo Campolo, ideatori del progetto. Verona infatti è il luogo cardine dell’azione del dramma di Shakespeare, per le lotte sociali che la attraversano e l’incapacità di trovare pace e accordo tra i cittadini, un tema dall’evidente e assai attuale richiamo. Poi ancora per la sua particolare geografia scenica che fa cambiare vorticosamente ambientazione alla storia, come fosse un film, tra strade, stanze di corte, saloni, balconi, sgabuzzini, chiese e cortili. Una città che, in ultimo, si fa protagonista quando Romeo viene esiliato. Ed infatti l’allontanamento da Verona sarà la causa ultima della fine tragica dei due amanti. La costruzione di questa città sotto tre punti di vista (attoriale, scenico e drammaturgico) sarà oggetto del nostro laboratorio».
Una sfida dunque che si aprirà alla scenografia, attraverso un gruppo guidato da Francesca Cannavò, che seguirà contestualmente il lavoro degli attori, con incursioni nello studio della fonica e dell’illuminotecnica a cura dei responsabili di Artesicilia: Gaetano Leonardi e Lorenzo Tropea. Ed infine la scrittura che si avvarrà della collaborazione di Tino Caspanello che nel mese di maggio terrà un incontro preparatorio alla creazione di un gruppo di lavoro che prenderà avvio a settembre.
La compagnia è reduce dai tre anni di laboratorio teatrale “Il Gioco più Serio”, durante i quali, utilizzando a pretesto l’opera di Shakespeare, sono state coinvolte più di cinquanta persone oltre ad attori professionisti e maestri della scena come Abbondanza, Scaldati e Vetrano/Randisi. Un confronto aperto e costruttivo con la fantasia e l’emozione dell’esperienza teatrale che ha portato alla messa in scena di due spettacoli: Orchestra Shakespeare nel 2011 e Tempesta nel 2012.
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