Messina è una città ricca di tradizioni: una delle più importanti è quella della Processione delle Barette che, anno dopo anno, si svolge il venerdì Santo. Un appuntamento in cui storia e religione si fondono, attirando non solo i fedeli, ma anche centinaia di turisti e semplici curiosi. Ma qual è la storia delle Barette a Messina?
La processione delle Barette ha origini lontane. Dobbiamo, infatti, arrivare al XV secolo, durante il dominio spagnolo, quando a Messina quando durante un corteo che si svolgeva la sera del giovedì Santo, venivano trasportate a spalla un’immagine dell’Addolorata, un simulacro di bara con Cristo Morto, seguito da altre piccole bare, da cui appunto il nome “barette”. Col tempo si sono aggiunte, grazie alla Confraternita dei Bianchi, le statue rievocative della passione di Cristo.
Durante la storia, però, la tradizione delle Barette ebbe una serie di arresti:
- Il primo, a seguito del terremoto del 1793, quando dieci anni la processione fu eliminata dagli appuntamenti della settimana Santa. Nel 1801 la processione venne spostata il venerdì Santo.
- A seguito del sisma del 1908 ci fu un lungo periodo di abbandono della tradizione, che ricominciò ben 14 anni dopo a causa della distruzione di alcune delle statue.
- L’ultimo importante arresto della processione fu causato dalla Guerra, nel 1940. Le Barette, ospitate nella chiesa di SS Salvatore vennero restaurate e nel 1945 la processione ebbe il suo nuovo avvio.
Intorno agli anni ’70 la Confraternita dei Bianchi non riuscì più a far fronte all’organizzazione della processione, che ebbe nuovo impulso grazie all’intervento dei “Battitori”, incaricati di reclutare i portatori e guidare le Barette durante la Processione. Fu, inoltre, organizzato il Comitato dei Battitori, che fece restaurare le macchine danneggiate dall’incuria. Dal 1994 ad aiutare il comitato nell’organizzazione della processione è la Confraternita del SS Crocifisso.
Come ogni tradizione, quella delle Barette fa parte della cultura messinese, riunendo ancora oggi – dopo secoli – fedeli e curiosi, in attesa di uno dei momenti più sentiti dell’anno: la Pasqua.
Qui il percorso completo della processione prevista per questo 2019.
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