Presentata la 99esima stagione concertistica della Filarmonica Laudamo. 30 appuntamenti tra musica classica, jazz, performance al buio e il ritorno di Karl Berger
Una stagione concertistica – tra poco al centenario, per una delle Filarmoniche più longeve del Paese – di qualità e di piccole sperimentazioni, legata al territorio ma anche aperta a nuovi orizzonti.
«Combattere il degrado culturale – racconta il direttore artistico Luciano Troja – attraverso la musica, questo è il progetto che porto avanti da 7 anni. Il degrado, a prescindere dalle Istituzioni, è la cronaca di quello che viviamo. La musica – continua – può accorciare, in questo senso, la distanza tra la società e la cultura».
Una stagione che partirà il 20 ottobre al Palacultura con “Kelemen Quartet”, esemble ungherese tra i più importanti nel panorama dei quartetti d’archi.
Eccellenze e talenti che saliranno sul palco della Filarmonica Laudamo come, per citarne alcuni: il chitarrista Ralph Towner, il pianista Michel Dalberto, il contrabbassista Renaud Garcia-Fons, Anna-Liisa Eller artista del kannel, strumento estone che sarà uno dei concerti chiave della stagione in collaborazione con “Curva Minore”, associazione per la musica contemporanea di Palermo ma ancora il giovanissimo pianista Pietro Bonfilio, appuntamento in collaborazione con l’Ibla Foundation di New York.
«Collegando il territorio, portiamo nuova aria alla scena musicale – continua Troja – e possiamo arricchirci di esperienze nuove. Le idee spesso rimangono dei fatti, e invece è necessario agire». La Filarmonica Laudamo agisce e lo fa insieme a diversi personalità attive: da Rete Latitudini, alle Dimore del Quartetto passando da Cantieri dell’Incanto al Conservatorio Corelli.
«Da diversi anni siamo in cartellone – afferma Giuseppe Ministeri, Presidente del Conservatorio – e sono molto orgoglioso delle due novità di quest’anno: l’appuntamento con la “Corelli Jazz Band” nata nel 2012 e diretta da Giovanni Mazzarino che trova la sua giusta collocazione e il progetto del disco “Sei Corde Sullo Stretto” del collega e amico Nicola Oteri, con autori e artisti messinesi, che da poco è stato presentato al Conservatorio di Venezia. I nostri progetti si realizzano qui ma vengono apprezzati anche fuori. La presenza del Conservatorio all’interno della Filarmonica è importantissima».
Torna per il settimo anno anche “Accordiacorde”, rassegna permanente di nuovi linguaggi musicali, che si aprirà il prossimo 7 novembre al Teatro Vittorio Emanuele con “ICP Orchestra più Filarmonica Laudamo Creative Orchestra”, con un concerto sulle composizioni di Monk, Ellington e Mengelberg.
Un progetto, quello della Filarmonica Laudamo Creative Orchestra che si compone grazie alla passione e al talento di tantissimi musicisti dell’Area dello Stretto come quello di Alessandro Blanco, chitarrista e componente dell’orchestra, « è stata – racconta Alessandro – un’importante sperimentazione e inclusione di musicisti classici e jazz, che hanno creato un progetto comune e tutto nuovo. Un linguaggio unico, fresco, che accomuna musicisti di estrazione diversa. Si stanno concretizzando collaborazioni all’estero come quella con Karl Berger».
Il compositore e pianista jazz, creatore del Creative Music Studio di Woodstock, tornerà per il secondo anno consecutivo a Messina per uno degli appuntamenti più attesi della stagione. Il prossimo 19 marzo, infatti, dirigerà l’esemble in “Musica Poetica: Suite For Peace” produzione originale con i testi poetici del chitarrista Giancarlo Mazzù.
Tra gli imperdibili anche: “Tròttu” performance multimediale ideata dalla flautista Alessandra Giura Longo e la regista Sofi Hemon, basata su “Criplled Symmetry” di Morton Feldeman e “Star-Goethe: ritorno in Sicilia”, performance al buio con Alessandro Librio al violino e l’attrice Stefania Orsola Garello.
Il programma della stagione
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