Processione delle Barette 2019 di Messina

Pasqua 2023, a Messina tornano le Barette: storia e immagini dell’antica Processione

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Dopo lo stop imposto dalla pandemia covid-19, torna a Messina per la Pasqua 2023 la tradizionale processione delle Barette, che si terrà venerdì 7 aprile, in occasione del Venerdì Santo. Nell’attesa dell’appuntamento, fissato alle ore 18.00 di domani alla Chiesa Oratorio della Pace, riscopriamo un po’ della sua storia, dalle origini ai giorni nostri.

Partenza dalla Chiesa Oratorio della Pace, sulla via XXIV maggio, poi il percorso lungo la via Cavour, la via Tommaso Cannizzaro e infine la via Garibaldi per arrivare a piazza Duomo al crepuscolo, dove le Barette vengono deposte ai piedi della Cattedrale di Messina. I volontari portano in spalla le barette raffiguranti diversi momenti della vita di Gesù. La tradizione, però, un tempo si svolgeva di giovedì ed era un po’ diversa da come la conosciamo adesso.

Storia della Processione delle Barette di Messina

Le origini delle Barette di Messina risalgono al XV secolo, quando la città dello Stretto era sotto il dominio spagnolo. Si trattava di una processione pasquale, che si svolgeva il Giovedì Santo e prevedeva che i fedeli coinvolti portassero a spalla un’immagine dell’Addolorata, un simulacro di bara con il Cristo morto, seguito da cinque bare rappresentanti i misteri dolorosi, un feretro di cristallo con un Cristo morto e la bara della Santa Spina portata a spalla dai padri Domenicani.

Nel corso dei secoli, la processione delle Barette subì diversi stop. Il primo, a seguito del terremoto del 1783, con ripresa dieci anni dopo, nel 1793. A partire dal 1801 la Processione venne spostata dal Giovedì al Venerdì Santo e vennero introdotte nuove Barette, come la Caduta e l’Ultima Cena. Lo stop successivo fu quello dovuto al terremoto del 1908, che distrusse alcuni dei gruppi statuari. Dopo la ripartenza nel 1923, ci fu una nuova interruzione, nel 1940, durante la Seconda Guerra Mondiale.

La ripartenza avvenne nel 1945, con la fine del conflitto e il restauro delle barette danneggiate, ospitate allora all’interno della Chiesa del SS. Salvatore. Il percorso, allora, passava da via Porta Imperiale e via Nino Bixio. Ancora uno spostamento, nel 1950, quando i gruppi statuari trovarono una nuova “casa” nella chiesa di S. Caterina Valverde. Due anni dopo un ulteriore “trasloco”, presso il Nuovo Oratorio della Pace, dove sono tuttora custodite.

Una storia movimentata, che porta fino ai giorni nostri e vede alcuni passaggi di consegne. La Confraternita dei Bianchi, che nel 1971 si era fusa con quella di S. Basilio degli Azzurri, e che si occupava la Processione non riusciva più a far fronte all’organizzazione. Furono i Battitori ad andargli incontro. Nacque un Comitato, che si occupò, tra le altre cose, di far restaurare le Barette danneggiate dal tempo e dall’incuria. Dal 1994 al Comitato Battitori subentrò nell’organizzazione della Processione la Confraternita SS. Crocifisso, che se ne occupa tutt’oggi.

Le Barette sono: “Gesù nell’Orto degli Ulivi”, “La Flagellazione”, “Ecce Homo”, “La Veronica”; “La Caduta” o “Cristo cade sotto il peso della Croce”, “Il Cireneo”; “La Crocifissione”, “L’Addolorata”, “Pietà” o “La Deposizione”, “Cristo Morto”. Di seguito, alcune foto della Processione delle Barette di Messina risalenti al 2018 e al 2019, ultimo anno prima dello stop dovuto alla pandemia Covid-19.

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