Due alberi ormai secchi destinati a scomparire, sono diventati due sculture: è successo nel comune di Geraci Siculo, in provincia di Palermo. Si tratta di un cipresso e un abete salvati grazie all’intuizione dell’Amministrazione comunale e all’abilità dell’artista madonita Mirco Inguaggiato. Il cipresso oggi rappresenta un pastore, mestiere che più di ogni altro si lega alla storia e alla tradizione locale. L’abete invece è stato trasformato in un’aquila, a ricordare il nome e il vecchio simbolo di quella che, un tempo, fu la capitale della “Contea dei Ventimiglia”.
«Con questa iniziativa riteniamo di aver raggiunto due risultati – afferma l’assessore di Geraci Siculo, Fabrizio Di Vuono –, da un lato abbiamo sottolineato il senso di profondo rispetto che la nostra comunità nutre nei confronti degli alberi e della natura. Dall’altro, abbiamo arricchito il patrimonio artistico di Geraci Siculo con due bellissime sculture che, grazie all’abilità e alla sensibilità artistica del maestro Mirco Inguaggiato, contribuiscono a valorizzare e celebrare la nostra storia e le nostre tradizioni».
Mirco Inguaggiato, nato e cresciuto a Petralia Sottana, ha aperto la prima bottega liutara delle Madonie.
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