Per la prima volta – dopo quasi 32 anni di attività – Maurizio Puglisi e Ninni Bruschetta presentano 14 spettacoli che andranno in giro in tutta Italia. 13 produzioni teatrali con più di 100 date su tutto il territorio nazionale e circa 60 artisti coinvolti. Dalla drammaturgia sperimentale al teatro classico, a quello dedicato ai ragazzi.
Stagione teatrale, quella di compagnia Nutrimenti Terrestri, partita dal Teatro Lido di Ostia con “Live in concert” di e con Max Paiella e Flavio Cangialosi e che continuerà con “Il mio nome è Caino” di Claudio Fava, per la regia di Laura Giacobbe, con Ninni Bruschetta e Cettina Donato al pianoforte. Lo spettacolo, infatti, sarà sui palchi italiani da novembre per una nuova tournèe.
«Alcuni progetti – afferma Maurizio Puglisi – prenderanno il via nel 2020 ma vedere crescere il livello grazie al lavoro degli attori, soprattutto, messinesi è di rilievo. La qualità teatrale di questa città è cresciuta. Messina, nonostante non offra grandi oppurtunità, ha una proliferazione di talenti non indifferente».
Moltissimi i messinesi presenti all’interno delle produzioni teatrali, da Antonio Alveario alla compagnia Piccolo Teatro Blu, dalla costumista Cinzia Preitano all’ archittetto della luce Renzo Di Chio.
«I messinesi camminano da soli ma devono tornare qui – dice Ninni Bruschetta – come Angelo Campolo – diretto da Bruschetta in “Amleto” – che è andato a Milano perché qui non ha trovato lavoro. Quando nel 1999 ero qui al Teatro Vittorio Emanuele ho creato una compagnia con 16 attori tutti i messinesi e abbiamo portato in giro per il Paese “Giulio Cesare di William Shakespeare”, niente di anomalo ma erano tempi in cui si mettavano in moto le cose. Come quando sono tornato e ho chiamato Giorgio Bongiovanni attore messinese che non tornava in città da almeno 30 anni». Messinesi come Puglisi e Bruschetta che hanno iniziato grazie a Francesco Previti, proprietario di un’edicola. Un’esperienza lunga che potrebbe portare alla nascita di un nuovo teatro. «Ci penso da un po’ – confessa Buschetta – ma ancora non posso dire niente».
In programma anche “82 Pietre”, vincitore de “Teatri del Sacro” nella Sezione Inediti di e con Simone Corso, Antonio Alveario e Adriana Mangano.
«Lo spettacolo – dice Adriana Mangano – nasce da un testo che ha scritto Simone. Abbiamo partecipato al festival e siamo arrivati tra i 20 finalisti e poi abbiamo vinto insieme ad altre tre compagnie. Il debutto – continua Adriana – è stato ad Ascoli Piceno e adesso lo porteremo in giro».
Loro sono i più giovani della produzione Nutrimenti Terrestri «è bello – dice ancora Adriana – lavorare con con artisti che hanno avuto tanta esperienza come Puglisi e Bruschetta, sicuramente è gratificante. Speriamo anche noi di aggiungere valore alla compagnia». “82 Pietre” sarà in scena al Clan OFF a novembre e poi a Catania e a Milano.
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