Fare rete per recuperare e valorizzare il Patrimonio Fortificato del Mediterraneo: è questo l’obiettivo del progetto a cui ha aderito il Comune di Messina e che è stato illustrato oggi a Palazzo Zanca dall’assessore Enzo Caruso e dal presidente della Marco Polo Project di Venezia Pietrangelo Pettenò.
Il progetto affonda le sue radici nel novembre 2018, quando è stata siglata la “Carta di Corfù”, una carta dei principi che ha unito in un’unica rete – quella dei “Forti che uniscono – Faro per i Forti” – il Comune di Corfù, il GEIE Marco Polo System, il Comune di Messina e altri enti, istituzioni e associazioni interessati a dare nuova linfa alle fortezze dei propri territori.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di recuperare e valorizzare i forti (per Messina, in particolare si fa riferimento al “sistema fortificato dello Stretto) per poi renderli sede di iniziative sociali e culturali di cui possa beneficiare l‘intera comunità. Ma non solo: lo sguardo, com’è ovvio che sia, è orientato anche al turismo.
«Il progetto di valorizzazione del Patrimonio Fortificato presentato oggi – ha sottolineato l’Assessore Caruso – è frutto di un lungo percorso in cui si è rivelato fondamentale il lavoro svolto dalle associazioni di volontariato che in questi anni hanno curato e valorizzato i Forti cittadini nonostante le difficoltà illustrando i risultati raggiunti, come l’inserimento del percorso dei Forti tra le escursioni proposte ai crocieristi che giungono a Messina».
«La sinergia con tutti gli attori in campo – ha proseguito – è la chiave per un percorso virtuoso in cui dobbiamo continuare a credere e scommettere. La rete di valorizzazione dei forti rappresenta un’occasione di crescita, di sviluppo, di lavoro. L’Amministrazione comunale sarà sempre disponibile ad una concreta collaborazione ed al dialogo costruttivo che possa portare la città dello Stretto a fregiarsi di un ulteriore gioiello architettonico, paesaggistico e culturale che è ciò che infatti rappresenta il Sistema Fortificato dello Stretto».
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