Tre giorni per nove spettacoli dedicati a grandi e piccini: nelle periferie di Messina arriva il Festival di Teatro Delivery dalla Compagnia Carullo – Minasi. Vediamo il programma degli spettacoli, a ingresso gratuito, dal 27 al 29 dicembre in tre location d’eccezione: l’Orto Botanico “Pietro Castelli”, il cortile della Scuola Passamonte di Gravitelli e il Giardino della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Messina.
Il Festival di Teatro Delivery rientra nell’ambito dei progetti di teatro nelle periferie sostenuti e finanziati dal Comune di Messina e dai Fondi FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) del Ministero della Cultura e rappresenta l’atto finale del progetto di formazione “La scuola del Teatro” realizzato negli ultimi mesi da Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi. L’iniziativa si pone come obiettivo quello di portare il teatro fuori dai luoghi in cui è solito trovarsi e rafforzare la sua funzione di strumento di comunicazione e condivisione tra genitori, ragazzi ed educatori.
Festival di Teatro Delivery della Compagnia Carullo – Minasi: il programma
Il Festival di Teatro Delivery della Compagnia Carullo – Minasi prevede spettacoli circensi, musica, burattini e naturalmente teatro in prosa. Di seguito, il calendario completo dal 27 al 29 dicembre 2022.
Martedì 27 dicembre: dal circo, ai burattini, ai tamburi
La prima giornata della rassegna sarà interamente dedicata ai bambini e si svolgerà nel cortile della Scuola Passamonte di Gravitelli.
- ore 10.00 – Lumie del circense Francesco Mirabile. Sarà un invito alla natura dove tutto viene raccontato attraverso i limoni, simbolo della Sicilia. In scena le tecniche di circo più difficili che ci siano, numeri di acrobatica, giocoleria, verticalismo ed equilibrismo in altezza. Ma anche, interazioni con il pubblico, per uno spettacolo per grandi e piccini;
- ore 11.00 – spazio ai burattini del Teatro degli Spiriti – Figli d’arte Cuticchio con “Artemide e Apollo”: due divinità ancora bambine, che vivono felici e contenti sull’Olimpo combinando guai tra i mortali. Crescendo però hanno voglia di trovare il loro posto tra gli dei;
- ore 12.00 – gruppo Ritmo Live che, alle si esibirà con lo spettacolo di tamburi “Battito primordiale”.
Mercoledì 28 dicembre: tre spettacoli di prosa all’Orto Botanico
In calendario per mercoledì 28 dicembre tre spettacoli di prosa all’Orto Botanico “Pietro Castelli” di Messina:
- ore 10.00 – in scena una versione ridotta del pluripremiato “Due passi sono” di Carullo – Minasi. La storia di un uomo e una donna che si ritrovano sul grande palco dell’esistenza, nascosti nel loro mistero di vita che li riduce dentro uno spazio sempre più stretto dall’arredamento essenziale, stranamente deforme, alla stregua dell’immaginario dei bimbi in fase febbricitante.
- ore 11.00 – Club 27 il progetto di Ippolito Chiariello (Compagnia Luna nel Letto in coproduzione con Nasca Teatri di Pietra), che racconterà storie di miti, quelli maledetti delle leggende del rock. Al centro, le storie di Jimi Hendrix, Kurt Cobain, Robert Johnson, Jim Morrison, Amy Winehouse, e tutti gli altri del club.
- ore 12.00 – in scena Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi con una short version di De Revolutionibus: due attori con un carro di Tespi, in una partitura raffinata di gesti e parole, giocano i personaggi di due Operette Morali di Leopardi, per portare amare e ironiche riflessioni sulla nullità del genere umano. Uno spettacolo sulla “miseria” intesa come valore e insieme condanna.
Giovedì 29 dicembre: la giornata conclusiva del Festival
Per la giornata conclusiva del Festival il calendario è questo:
- Ore 10.00 – “Opera Pop“ di Luigi Orfeo alla Scuola Passamonte di Gravitelli. Una fiaba in musica per bambini nella quale viene portata in scena L’Elisir d’Amore di Gaetano Donizetti. Durante lo spettacolo, come parte integrante della narrazione Orfeo spiegherà l’utilizzo dell’orchestra, il senso del coro e delle scelte musicali, rendendo il pubblico più consapevole.
- ore 11.00 – il Giardino della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Messina ospiterà il secondo studio di “Umanità Nova – cronaca di una mancata rivoluzione” di Giuseppe Carullo, in vista del debutto in programma la prossima primavera. Lo spettacolo narra la vicenda di cinque anarchici morti nel corso dei Moti di Reggio e del conflitto generazionale scatenatosi negli anni sessanta e cavalcato dai movimenti di estrema destra.
- ore 12.00 – “Ad un passo dal cielo (W la Mafia)” di e con Aldo Rapè (Produzione PrimaQuinta Teatro). Un inno alla vita e contro la mafia, pluripremiato, denso di emozioni. Sarà questo lo spettacolo che chiuderà il Festival.
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