“Nebrodi Albergo Diffuso”: unico progetto italiano premiato alla Fitur di Madrid

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Successo internazionale per “Nebrodi Albergo Diffuso” unico progetto italiano a vincere il XX Concorso “Turismo Activo” per la sezione “cultura internazionale” della Fitur di Madrid (Fiera Internazionale del Turismo). Ieri si è tenuta la cerimonia di premiazione in Spagna durante la quale Luis Eduardo Cortès, presidente della Fitur, ha consegnato il riconoscimento al sindaco del Comune di Capri Leone, Bernardette Grasso, in qualità di soggetto capofila del progetto, e al sindaco del Comune di Ficarra, Basilio Ridolfo, quale uno dei dieci comuni aderenti al progetto.

In tutto sono stati nove i progetti premiati provenienti da varie zone del pianeta tra cui  Tailandia, Indonesia, Messico.

Nella foto: Basilio Ridolfo, Luis Eduardo Cortès e Bernardette Grasso

Il progetto

“Nebrodi Albergo Diffuso” mira ad offrire al turista un’esperienza sensoriale unica e duratura inserendolo in una realtà quotidiana autentica nella quale l’ospite visitatore potrà apprezzare il ricco e variegato patrimonio naturalistico, storico culturale ed enogastronomico in un contesto ospitale. Con questo obiettivo dieci comuni della Provincia di Messina (Caprileone, Mirto, Frazzanò, Longi, Galati Mamertino, San Marco d’Alunzio, San Salvatore di Fitalia, Ficarra, Ucria e Floresta) hanno condiviso una strategia unitaria volta  a sviluppare un modello di ricettività basato sull’“Albergo diffuso”: una struttura orizzontale che unisce case preesistenti che risaltano l’identità dei luoghi per creare un sistema di ricettività sostenibile, destagionalizzata e a zero impatto ambientale oltre a un turismo relazionale e sensoriale. Questo scenario consente al turista visitatore un totale cambio di prospettiva divenendo parte della comunità ospitante: infatti, alloggerà in residenze tipiche dei luoghi dei centri storici dei comuni, parteciperà alle iniziative presenti sul territorio e vivrà la realtà quotidiana della popolazione residente. La struttura organizzativa prevede una gestione unitaria del ricco e autentico patrimonio immobiliare diffuso nel territorio ed adibito a camere, nonché l’organizzazione di dieci reception dislocate in ciascun comune aderente al progetto. Tale modello di ricettività ha trovato ampio riscontro negli operatori del settore.

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