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Naxoslegge. La decima edizione raccontata da Fulvia Toscano. L’intervista

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fulvia toscano - naxosleggeTorna Naxoslegge – da lunedì 31 agosto e fino a venerdì 2 ottobre. Il Festival delle narrazioni, della lettura e del libro dedicato – per questa decima edizione – a “Vae Victis”, per raccontare la storia dalla parte dei vinti.
Incontri, documentari e tantissimi ospiti, tra gli altri Katia Pastura e Sebastiano Ardita. Cettina Caliò Perroni presenterà il libro postumo di Sergio Claudio Perroni. Mauro Curcuruto inaugurerà – con la sua silloge poetica – la collana Naxoslegge under 40 per A&B editore.
A raccontarci la nuova edizione di Naxolegge è Fulvia Toscano, direttrice artistica del Festival. «Oggi i vinti sono i sudditi del pensiero unico, accanto agli ultimi della terra annientati da un sistema perverso camuffato spesso da un modello ormai ritenuto “invincibile” di libertà».

Attenzione per il passato

Naxoslegge nasce nel 2011 da un’idea di Fulvia Toscano docente e presidente dell’Archeoclub di Giardini Naxos-Taormina-Valle Alcantara, associazione nata nel 2017 per promuovere la conoscenza della ricchezza culturale del territorio di riferimento dal Parco Archeologico di Naxos al Teatro di Taormina, per arrivare alle molteplici e varie evidenze presenti lungo la vallata del fiume Alcantara.
«Nel 1999 – racconta Fulvia – avevo realizzato Extramoenia, una rassegna di cultura classica che è andata avanti per quindici anni, portando a Naxos i protagonisti degli studi sulla cultura classica, archeologi, filologi, giornalisti, per poi subire una battuta d’arresto a causa di miopie politico-culturali locali.
Proprio per questo ho voluto, con uno staff da subito coeso e agguerrito, dare vita ad un evento totalmente libero, che, facendo tesoro dell’esperienza di Extramoenia, coniugasse l’attenzione per il passato con la visione critica del presente e, possibilmente, lo sguardo lungo sul futuro».

Vae Victis – dal 31 agosto la Decima Edizione di Naxolegge

Dal 31 agosto parte la Decima Edizione di Naxoslegge. Il tema scelto per quest’anno è Vae Victis. Tema annunciato a gennaio, entrato a far parte dei grandi eventi della Regione Sicilia.
«Il tema Vae Victis non nasce a corollario o in relazione alla problematica del Covid, di cui nel festival, per scelta non parleremo, ma nasce dalla passione per la storia che Naxoslegge ha sempre maturato, come si può desumere dai programmi di questi dieci anni.
L’intento è quello di uno sguardo onesto sulla storia, da raccontare anche dalla parte dei vinti. Ad esempio, l’8 settembre a Messina si cercherà di raccontare un anno cruciale della storia nazionale, un anno difficile, la cui memoria d’una ferita ancora aperta.
Allo stesso modo, come sempre, grande attenzione alla storia delle donne, sul cui corpo spesso si scrivono pagine di storia non lette, come è il caso delle “marocchinate” di Capizzi.
Vinti sono anche i patrimoni massacrati dall’ Hostium rabies, cosa che racconteremo a Taormina, con Maria Rosaria Vitale, studiosa di Armando Dillon, protagonista della ricostruzione della Sicilia orientale dopo i disastri dei bombardamenti soprattutto degli alleati, e con Ezio Costanzo, documentarista e studioso dello sbarco in Sicilia, amico di Philip Stern.
Però voglio chiarire che chi è vinto dalla storia spesso è invincibile alla luce della memoria e dell’eternità: i poeti massacrati e silenziati dai regimi in gulag e lager di cui parleremo con Davide Brullo, i non conformisti relegati, gli eretici torturati, quelli che hanno scelto di stare dalla parte del torto con dignità e onore. Non un lamento per la sconfitta ma una profonda riflessione sulle ragioni dei vinti, sul rispetto del nemico, sulla necessità della Pietas.
Oggi i vinti sono i sudditi del pensiero unico, accanto agli ultimi della terra annientati da un sistema perverso camuffato spesso da un modello ormai ritenuto “invincibile” di libertà. Lo scontro dovrà essere tra chi ritiene che tutto ha un prezzo e chi, invece, crede che ci siano valori non vendibili, su cui non si può contrattare

La letteratura per ricucire le ferite

Naxoslegge è un Festival composito e capace di stimolare, anche alla lettura. Abitudine che sembra essere scomparsa. «Per questa edizione mi aspetto una più sentita partecipazione che rinserri ancor più i ranghi della nostra comunità. Mi aspetto curiosità ed entusiasmo, capacità critica e sentimento di appartenenza.
Per favorire la lettura, credo, che accanto alle tante strategie messe in essere dalle istituzioni e apprezzabili a più livelli e che riguardano l’ intera filiera della lettura e del libro, credo che bisogna tornare ai classici, recuperare il canone, a partire dalla scuola, ricucire le ferite inferte alla lingua italiana, riappropriarsi di letture che offrano spunti di riflessione su temi profondi, che scuotano le menti dei giovani. L’antitodo è a portata di mano.
Naxoslegge, da sempre, è un festival diffuso che interessa diversi contesti, coinvolti in maniera operativa e sinergica. Non a caso abbiamo dei referenti territoriali: Mariada Pansera per Augusta,Michela Bottino per Paterno’, Katia Di Blasi, Maria Pia Luca’e Giusy Patanè per Giardini Naxos, Tamako Chemi per Taormina».

Naxoslegge per il Territorio

Anche in questo caso, la rassegna letteraria diventa un escamotage per valorizzare il territorio e godere delle bellezze del patrimonio locale. «Anche quest’anno confermiamo la collaborazione con diversi comuni come Scaletta Zanclea, Casalvecchio, Catania, Francavilla di Sicilia, Siracusa, Messina, Linguaglossa a cui si aggiungono Avola, Floridia, Bova Marina, Ragusa. Ma i territori per noi sono soprattutto le associazioni che li animano e che con Naxoslegge hanno creato una rete ormai consolidata, destinata a rafforzarsi».

Quello che cambia

In che modo sarà cambiato Naxolegge in questi dieci anni? «Devo dire che il nostro modo di fare cultura non è cambiato. Intanto ribadiamo la nostra idea di cultura militante cioè non un mero esercizio di immagine o, peggio ancora, di mercato, ma uno stile di vita, una costante presenza, nella volontà di fare comunità. Non a caso abbiamo scelto il sottotitolo festival delle narrazioni, perché crediamo che nel post moderno, età ritenuta come il tempo della morte delle grandi narra, sia più che mai necessario raccontare e fare memoria».

Dopo Festival

Ma non finisce qui, perché dopo NaxosLegge sono in programma altri appuntamenti. «Una novità importante dopo il festival riguarda gli Sguardi a Oriente che da semplice sezione del festival diventerà un evento a sé stante. Sempre col coordinamento mio e di Tamako Chemi – tra ottobre e novembre – avremo una sezione dedicata a Yukio Mishima, di cui ricorrono i 50 anni dalla morte, ed altri interventi su cui stiamo lavorando. Nuovo anche il progetto Raccontare l’invisibile, in collaborazione con Ascosi Lasciti e Urbex Liotrum, dedicato ai luoghi abbandonati di Sicilia, con un coinvolgimento di scrittori e fotografi».
Info utili
Per tutto il programma qui. Sono previste le misure anti-covid. Ingressi programmati e contigentati al numero:
393 6025554.

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