Domani, venerdì 15 dicembre 2017, sarà presentato a Palermo il Museo multimediale dello Stretto di Messina intitolato “Orion. Scilla e Cariddi il mito del mare”.
Un museo virtuale, accessibile direttamente e gratuitamente su internet, che garantirà l’accesso a curiosi e interessati a un’ampia varietà di materiale multimediale sui miti e la storia su quel breve tratto di mare che separa la Sicilia dal Continente.
Il progetto sarà presentato alle 11 presso l’Arsenale della Marina Regia, a Palermo, e nasce da una iniziativa della Soprintendenza del Mare, dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana in collaborazione con l’Associazione Culturale “Athanasius Kircher” di Messina.
Cos’è Orion?
“Orion” è un originale progetto promosso dalla Soprintendenza del Mare che si caratterizza come un museo virtuale con accesso gratuito su Internet. Attraverso un sito dedicato, fruibile sia in italiano che in inglese, curiosi e turisti potranno avere accesso ad una variegata e ben organizzata raccolta di contenuti multimediali di grande qualità. Il Museo ha una forma radiale con otto sezioni: mitologia, scienze naturali, letteratura, religione, etno-antropologia, arte e architettura, storia, geografia sociale. Ciascuna sezione tematica ha al suo interno una o più sale in cui, come in una classica pinacoteca, vi sono dei quadri con brevi filmati, immagini, testi. Musiche, effetti sonori e brani di poesia e prosa letti da attori completano l’esperienza rendendola ancora più suggestiva. Le varie sale, benché contenute in un percorso guidato, grazie ai tag (i marcatori contenenti una parola chiave o un termine associato a un’informazione), sono collegate fra di esse in base alle varie tematiche in maniera da garantire al visitatore percorsi alternativi e personalizzati.
Questo innovativo modo di scoprire lo stretto di Messina è fruibile visitando il sito ufficiale del museo Orion.
Lo Stretto fra contenuti storici e nuove tecnologie
Il museo virtuale Orion, pur utilizzando prezioso materiale d’archivio, punta sull’alta definizione avvalendosi dei più moderni e sofisticati strumenti di ripresa ma, soprattutto, offre l’opportunità di visionare filmati ormai “storici” girati in più di vent’anni di riprese relativi a vari aspetti del microcosmo dello Stretto di Messina: da tradizioni etno-antropologiche a riti marinareschi, da eventi naturali straordinari a testimonianze letterarie di grande valore come quelle di scrittori quali Stefano D’Arrigo, Vincenzo Consolo ed Eugenio Vitarelli oggi scomparsi e quindi uniche. Alcuni dei filmati montati per “Orion”, inoltre, contengono interviste e simulazioni audiovisive che rappresentano aspetti particolari della vita marinara dello Stretto di Messina: dallo spiaggiamento dei pesci abissali, alla ricostruzione dell’antica caccia al pescespada con il “luntro”, dal ritrovamento di reperti fossili tra le montagne di sabbia del pleistocene, alla scoperta dei tesori nascosti tra i fondali dello Stretto.
L’ideazione e la cura del progetto multimediale è di Sergio Palumbo, giornalista e regista messinese, il quale ha messo a disposizione la proprio storica filmoteca sul mare dello Stretto ed è l’autore dei testi e della regia dei circa venti microdocumentari ospitati nelle sale virtuali del Museo.
Alla manifestazione di presentazione, domani, interverranno Sebastiano Tusa, Alessandra De Caro e Sergio Palumbo. Seguiranno la proiezione di alcuni filmati-campione del Museo virtuale e un recital di Elena Grasso che leggerà testi sui miti dello Stretto: da Scilla e Cariddi e le Sirene alla Fata Morgana e Colapesce con brani di Omero, Corrado Ricci, Italo Calvino, Renato Guttuso, Stefano D’Arrigo.
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