Nato in pieno lockdown, oggi – alle 15 in diretta streaming – verrà presentato il progetto “Le Allitterate”. Una fanzine online che riunisce i librai indipendenti del territorio nazionale. A dare vita a “Le Allitterate” è stata Venera Leto, architetto messinese, da qualche anno nuova libraia di Colapesce. «Credo che la rigenerazione urbana passi attraverso la cultura e – nel momento in cui è difficile fare architettura nel senso puro del termine in una città come Messina – bisogna creare i posti in cui succedono le cose».
Insieme a Venera, a presentare il progetto digitale ci saranno altre 6 donne, anche loro libraie, ovviamente: Cinzia Orabona di Prospero – enoteca letteraria di Palermo, Malvina Cagna della libreria Trebisonda di Torino, Mariana Marenghi del Covo della Ladra di Milano, Angelica Sciacca della libreria Vicolo Stretto di Catania, Raffaella Lezoli della libreria Pagine di Piacenza e Claudia Balsamo della libreria Ciccia Pelliccia di Salerno.
“Le Allitterate” – la fanzine dei librai tosti
Il progetto de “Le Allitterate” è nato ad aprile in pieno lockdown. «A seguito delle polemiche – dice Venera – scoppiate sulla possibile riapertura delle librerie ho pensato di creare una mappa dei luoghi simili a Colapesce. L’idea è nata insieme ad altri librai che non abitano una classica libreria, ma luoghi in cui la socialità è fondamentale. Quando si parlava di riapertura escludendo questo aspetto era un po’ come togliere l’anima a questi posti perché la componente sociale è un elemento importante per la diffusione della cultura».
Così, Venera Leto decide di mappare le librerie indipendenti dell’intero territorio nazionale. «Volevo rendere visibili questi luoghi di cui non si parlava completamente. L’unico modo – per me – era attraverso il disegno, oltre a individuare le librerie, ho dato un volto a questi librai, motore di questi posti. Ho fatto un appello sui social e ad oggi siamo arrivati a quasi 60 librerie. Ovviamente mi auguro che il numero possa crescere».
Investire sulla cultura ripartendo dai libri
Un primo obiettivo è stato raggiunto, oggi infatti sulla pagina Facebook de “Le Allitterate” verrà presentato il sito. «Il primo obiettivo è stato raggiunto con la costruzione del sito grazie a Matteo Cuturello creatore di un gestionale per le librerie indipendenti. L’intenzione è di creare un movimento culturale più ampio, una rete in cui i librai possano interagire. Un sistema collaborativo, per creare degli appuntamenti insieme, confrontarsi e continuare a crescere. Adesso, dopo questo primo step, mi piacerebbe arrivare a un’edizione cartacea de “Le Allitterate”, consultabile in ognuna di queste librerie.
Una libreria che mi ha colpita è la libreria Dante & Descartes di Napoli, un posto storico specializzato in filosofia che da poco è diventata anche casa editrice. Ma ce ne sono tantissime e tutte molto interessanti. Inoltre un altro dato che è emerso è che molte libraie sono donne. Ci sono anche altre architetti, pensavo invece di essere un’anomalia».
I libri costruiscono le città
Credo che ci sia molto di architettonico in questo. Credo che la rigenerazione urbana passi attraverso la cultura e, nel momento in cui è difficile fare architettura nel senso puro del termine in una città come Messina, un modo reale è creare i posti in cui succedono le cose. Non è stato un ripiego, anzi. Credo in un’architettura molto partecipata e sociale. Non mi interessa il contenitore ma quello che accade all’interno, un po’ una concezione nord-europea difficile da trovare a Messina. Così nel mio piccolo ho deciso di diventare imprenditrice.
Abbiamo bisogno di libri, soprattutto in questo momento. Bisogna alzare la voce perché non abbiamo avuto nessun aiuto concreto ma solo parole. Non stanno investendo sulla cultura».
Per chi volesse entrare a far parte de “Le Allitterate” può contattare Venera Leto: letovenera@gmail.com
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