Anche quest’anno, ieri, in occasione del Venerdì Santo, Messina si è unita per la secolare e sempre suggestiva Processione delle Barette e ha accompagnato il corteo religioso dalla sua partenza dalla Chiesa Oratorio della Pace, all’arrivo a piazza Duomo per un momento di preghiera e per la benedizione dell’arcivescovo monsignor Giovanni Accolla, fino al rientro in Chiesa.
Eccezionalmente, quest’anno, la prima Baretta a lasciare la Chiesa Oratorio della Pace per mostrarsi alla folla è stata “Gesù nell’Orto degli Ulivi”, seguita da “La Flagellazione”, “Ecce Homo”, “La Veronica”; “La Caduta” o “Cristo cade sotto il peso della Croce”, “Il Cireneo”; “La Crocifissione”, “L’Addolorata”, “Pietà” o “La Deposizione”, “Cristo Morto”.
La più attesa, e probabilmente la più amata, “L’Ultima cena” era stata precedentemente portata al Duomo in occasione dei 100 anni dalla sua ricostruzione e si è ricongiunta alle altre Barette lungo il percorso. Il Corteo, come da tradizione, è partito da Via Sant’Agostino, per poi proseguire lungo Corso Cavour, via Tommaso Cannizzaro, via Giuseppe Garibaldi, via I Settembre, piazza Duomo e, infine, via Oratorio San Francesco, da dove le Barette sono rientrate in Chiesa.
La Processione delle Barette, risalente al XV secolo, ripercorre gli ultimi momenti della vita di Gesù, dall’Ultima Cena al Sepolcro, si svolge ogni Venerdì Santo, e prepara i cittadini messinesi all’arrivo della Pasqua.
La Processione è iniziata intorno alle 18.00 e si è conclusa poco dopo le 22.30. I momenti maggiormente suggestivi sono stati la partenza, accompagnata dagli applausi dei fedeli; l’arrivo al Duomo, al crepuscolo, dove le Barette, illuminate solo dalle candele e dalle luci della luna piena e della piazza, hanno preso posto una accanto all’altra di fronte alla Cattedrale; e, ovviamente, la “’nchianata” in via Oratorio San Francesco, compiuta non senza fatica dai tiratori.
Presenti alla manifestazione, tra gli altri, il sindaco Cateno De Luca che ha tenuto un breve discorso prima che la Processione iniziasse, e alcuni membri della Giunta e del Consiglio comunale.
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