Messina. Il teatro di Angelo Campolo incontra il mondo del lavoro

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“Pane e Rose, il teatro incontra il lavoro”, si intitola così il progetto teatrale della Compagnia DAF – Teatro dell’esatta fantasia, in collaborazione con il CPIA di Messina (Centro Provinciale Istruzione Adulti), diretto da Angelo Campolo.

Il progetto teatrale – vincitore del bando Per chi crea, promosso da Siae e Mibact – è partito a dicembre 2019. In questa prima fase Angelo Campolo ha coinvolto una classe multietnica di studenti, impegnata in un’analisi intorno ai modi di comunicare nei vari ambiti di riferimento (scuola, lavoro, società).

«Si è trattato di una fase interessante – racconta il regista messinese – nella quale ciascuno dei ragazzi ha avuto modo di soffermarsi su come cambiano i meccanismi di comunicazione in ambito lavorativo, oltre che riflettere su quelle che sono le motivazioni profonde che spingono ciascuno di loro a desiderare di svolgere un lavoro, per necessità o per passione».

Chi sono? Il teatro dell’esatta fantasia

I progetti della DAF di Messina sono sempre rivolti all’integrazione e all’ascolto delle diversità. Anche “Pane e Rose, il teatro incontra il lavoro” ha questo obiettivo. Durante i precedenti incontri – in parte svolti in DAD (didattica a distanza) – i ragazzi si sono confrontati su diversi temi, come per esempio: “Chi sono, come mi presento”, “Come esprimermi in modo efficace”o “Io e l’altro, culture diverse a confronto”.

«Fino ad oggi – continua Campolo – la didattica a distanza non è risultata un limite, ma un’opportunità, vista la possibilità di poter utilizzare i contenuti multimediali in ciascuno degli incontri, anche grazie al lavoro di tutoraggio svolta dalla prof.ssa Donatella Amata. I partecipanti al progetto provengono per la maggior parte da paesi stranieri, quindi il nostro percorso si muove su più binari, mettendo di continuo a confronto usi e costumi occidentali con quelli dei loro paesi di origine».

Il teatro incontra il lavoro

Dopo questa prima fase, adesso Angelo Campolo è già al lavoro con “Lavoro come realtà”, step incentrato sull’incontro con esperti del settore, incaricati di rispondere ai dubbi e alle domande degli studenti sul mondo del lavoro.

L’ultima parte, invece, sarà intitolata “Lavoro come sogno” che vedrà il debutto di una performance pubblica nel mese di maggio. «Le condizioni di lavoro oggi, il suo valore, la competizione, la solidarietà o la sua mancanza, i sogni e le distorsioni, l’evoluzione del significato della parola “lavoro” negli ultimi anni, i mestieri scomparsi, le nuove tipologie di lavoro, il precariato come condizione esistenziale oltre che lavorativa.

Questi i temi – conclude Campolo – delle interviste che verranno poste a cittadini comuni, lavoratori, familiari, studenti, insegnanti, giovani lavoratori, da parte dei ragazzi, chiamati poi ad una rielaborazione drammaturgica del materiale raccolto».

 

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